Malattie della sfera riproduttiva del coniglio: quali sono?

Il coniglio ormai è un animale domestico a tutti gli effetti e, difatti, negli ultimi anni è sempre più presente nelle famiglie italiane. Sociale e territoriale, questa specie non è fatta per vivere in gabbia. Quali sono, tuttavia, le principali problematiche del sistema riproduttivo del coniglio?

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malattie della sfera riproduttiva del coniglio
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Prima di trattare le principali malattie della sfera riproduttiva del coniglio, occorre precisare che esiste una notevole differenza nello sviluppo di tali problematiche, tra i conigli utilizzati negli allevamenti e quelli tenuti come animali domestici.

I conigli da compagnia, infatti, possono vivere fino a 15 anni e sono considerati anziani raggiunti gli 8 anni di età. Per questo motivo, le malattie considerate più comuni in allevamento, tra cui piometra (raccolta di pus a livello uterino), metriti (infezione/infiammazione dell’utero) e torsione uterina, sono meno comuni nei conigli da compagnia, in cui vengono invece più comunemente diagnosticate i tumori a carico dell’utero; l’adenocarcinoma è il più rappresentativo (45%–49%), l’iperplasia endometriale (22%–40%), la mucometra (12%) la piometra (2%), i tumori ovarici (2%–7%) e infine tumori mammari (7%).

Adenocarcinoma uterino

È la neoplasia più comune nella coniglia. Secondo alcuni studi condotti su animali da laboratorio, è emerso che il 4,2% delle femmine ha la possibilità di sviluppare tumori uterini entro i 3 anni di età e il 75% entro i 7 anni.

Questi tumori sono in genere rilevati dalla palpazione addominale, durante la visita di routine, o essere un riscontro casuale durante l’intervento di sterilizzazione.

La loro presenza viene generalmente confermata sottoponendo il paziente ad esame ecografico. Questi tumori possono generare delle metastasi, coinvolgendo la maggior parte degli organi addominali.

Iperplasia endometriale

Caratterizzata da un ispessimento dell’endometrio (che può essere causa di accumulo di muco nel lume della utero o mucometra), si ritiene che sia il risultato di una prolungata azione di stimolo da parte degli ormoni (estrogeni e progesterone) prodotti a livello ovarico.

Difficilmente l’utero può essere palpabile durante l’esame clinico, la maggior parte dei casi sono asintomatici e la condizione viene scoperta occasionalmente durante l’intervento di sterilizzazione. Non è chiaro se vi sia un’associazione tra iperplasia endometriale e adenocarcinomi uterini.

Piometra

Questa patologia consiste in una raccolta di pus a livello uterino. può verificarsi nei conigli da compagnia, ma è più comune nei conigli d’allevamento.

Le coniglie affette da questa patologia sono letargiche e inappetenti, e spesso presentano la fuoriuscita di materiale purulento a livello dei genitali esterni, con imbrattamento della coda, che può rappresentare l’unico segno clinico.

L’utero con il progredire della raccolta può raggiungere dimensioni notevoli, tale da essere palpato durante la visita clinica dal medico veterinario. In questi casi è fortemente consigliato eseguire l’esame ultrasonografico, anche per escludere una eventuale rottura dell’utero.

L’intervento chirurgico è l’unica opzione, anche se può risultare complicato la esteriorizzazione dell’utero in seguito alla distensione e soprattutto all’assottigliamento della parete (rischio rottura).

Tumori ovarici

Per quanto riguarda i tumori ovarici, quest’ultimi possono svilupparsi senza una sintomatologia specifica ed essere accidentalmente riscontrati durante l’ovarioisterectomia, a volte in associazione con l’adenocarcinoma uterino.

I segni clinici sono spesso associati a squilibri ormonali o alla presenza di metastasi ad altri siti. I tumori ovarici che si verificano nella coniglia con maggior frequenza sono il luteoma, i tumori delle cellule della granulosa e altri tipi maligni come gli adenocarcinomi ovarici.

Mastiti e altre patologie delle ghiandole mammarie

Tra le patologie a carico delle ghiandole mammarie, vanno menzionate: le mastiti, relativamente comuni in allevamento, ma rare nei conigli da compagnia.

Tuttavia questa patologia nei casi acuti può provocare una sintomatologia importante, per via della febbre e del dolore che l’animale presenta a carico delle mammelle, ma anche per lo sviluppo di ascessi.

QUALI SONO LE MALATTIE DELLA SFERA RIPRODUTTIVA DEL CONIGLIO MASCHIO?

Per quanto riguarda il maschio, le patologie più comuni sono le epididimiti e le orchiti o orchiepididimiti, generalmente di natura batterica.

I sintomi sono rappresentati da diminuzione della libido, febbre e abbattimento. La terapia consiste nella somministrazione di antibiotici e la castrazione chirurgica. Le neoplasie testicolari possono interessare i maschi anziani.

PREVENZIONE E TRATTAMENTO DELLE MALATTIE DELLA SFERA RIPRODUTTIVA DEL CONIGLIO

Anche se l’ovariectomia (asportazione chirurgica delle ovaie) nei conigli di età inferiore a 1 anno può prevenire la malattia uterina, l’ovarioisterectomia è l’unico trattamento di elezione quando già l’utero è colpito da una delle patologie che sono state descritte.

La sterilizzazione è quindi raccomandata, dai 3 mesi di vita nel maschio, 5 mesi nella femmina (post-pubertà).

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