Le danze degli uccelli: i diversi significati

Alcuni uccelli compiono suggestive danze di corteggiamento; talvolta però i movimenti coreografici di alcuni volatili hanno anche altri significati. Vediamoli insieme.

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A cura di: Dott.ssa Elena Ghelfi

danze uccelli svassi
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Durante il corteggiamento gli uccelli spesso si esibiscono in aggraziate e suggestive danze, talvolta accompagnati dal canto e altre volte da suoni, e che ricordano alcuni balli in voga tra gli umani.

Abbiamo già visto in un articolo precedente alcune coreografie di coppia di alcuni volatili, ma il mondo animale non finirà mai di stupirci!

Un tango appassionato

Gli svassi maggiori (Podiceps cristatus) durante il rituale di corteggiamento eseguono varie sequenze scivolando sull’acqua, ergendosi o tuffandosi fino al consenso sigillato dallo scambio di alghe raccolte sul fondo.

Questa danza è molto complessa e può durare decine di minuti.

L’eleganza del corpo sinuoso, i colori contrastanti (il candido ventre, il dorso bruno, i fianchi fulvi, la testa adornata da una corona di piume) e l’agilità di questi uccelli contribuiscono a rendere maestosa e regale la loro danza al centro di un laghetto.

Concentrati sulle movenze e sul/sulla compagno/a si studiano, si tuffano e riemergono spiando i movimenti dell’altro, finché il maschio si avvicina assumendo la posizione “a pinguino” ovvero ergendosi in verticale sull’acqua vicino alla femmina, facendo poi seguito a movenze del collo alternate come di diniego.

Quando la danza va a buon fine i due partner sigleranno la loro unione nuotando fianco a fianco e tuffandosi assieme sul fondale a raccogliere alghe, che verranno poi mostrate come bottino una volta riemersi e con cui concluderanno la coreografia come “danzatori di tango“ che si scambiano la rosa dopo altri scivolamenti sull’acqua in coppia ben affiatata.

Una corsa sull’acqua

Gli svassi cigni (Aechmophorus occidentali o Aechmophorus clarkii) inseriscono una variante spettacolare: il corteggiamento inizia con la presentazione dei due partner che si posizionano con il collo dritto ben evidente fissandosi negli occhi ed emettendo dei richiami.

Segue poi un avvicinamento durante il quale a becco basso si schizzano a vicenda, poi velocissimi si rizzano sull’acqua con collo e becco sollevati e compiono una corsa di una ventina di metri in un turbinio di schizzi fino al tuffo in verticale in sincrono per riemergere e compiere la finale “danza delle alghe”.

Danze coreografiche degli uccelli nel cielo

In alcuni periodi dell’anno si possono assistere a spettacolari voli di gruppo, sullo sfondo i caldi colori del tramonto estivo.

Miriadi di uccelli si muovono all’unisono formando gigantesche figure tridimensionali finché in picchiata scendono su rami e tettoie, i loro dormitori.

Queste formazioni riescono a comprendere fino a 750.000 esemplari e la stupefacente a vaporosa figura può essere messa in atto grazie a una coordinazione precisa tra gli esemplari in volo che uniformano i loro movimenti facendo riferimento alla posizione dei compagni più vicini.

Stiamo parlando degli storni, vocianti e chiassosi passeriformi che in estate affollano i cieli italiani, ma anche quelli americani.

Numerosi studi hanno dimostrato che queste formazioni volanti sono utili tecniche antipredatorie (un falco si trova disorientato e non può ghermire le prede), ma hanno anche significati sociali su cui però rimangono aperti molti interrogativi.

Eleganza e leggiadria che ispira arte e mitologia

Purtroppo ormai sulla lista rossa di attenzione IUCN a causa del cambiamento ambientale e della distruzione dei loro siti di nidificazione, le gru della manciuria (Grus japonensis), eleganti e imponenti uccelli alti fino a 1,5 metri dal piumaggio candido, su cui spiccano collo e ali nere, da millenni hanno incantato e ispirato artisti di ogni genere anche per le particolari evoluzioni, osservabili in natura, ma anche nei soggetti detenuti nei parchi faunistici.

Le loro danze sono eseguite sia dagli adulti che dai giovani: inizialmente uno degli uccelli saltella ad ali aperte, presto seguito da altri componenti del gruppo, finché l’intero stormo segue il ritmo.

La danza, contrariamente a quelle della maggior parte degli uccelli, non è solo una parata nuziale, volta alla conquista della compagna, assume invece significati diversi, dal legame di coppia a quello parentale (genitori-figli), addirittura può essere messa in atto per placare gli animi più focosi presenti nello stormo.

La leggiadria di questi imponenti e longevi uccelli che possono arrivare a pesare anche 10 kg è legata al corpo slanciato e ai passi di danza eseguiti sulle punte, tipica è la “posa a farfalla” in cui la gru soleva le piume del dorso allargando le ali sulla schiena e incurvando il lungo collo tanto che il becco raggiunge le nere remiganti.

Lunghe e complesse sequenze si susseguono con armoniosi inchini, salti, corse e brevi voli, e lo straordinario evento coinvolge tutti i componenti del gruppo come una grande e straordinaria coreografia.

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