La riproduzione dello scoiattolo striato giapponese

La riproduzione dello scoiattolo striato non è facile in cattività. Se ci sono le condizioni giuste, vediamo quali sono le diverse fasi dall'accoppiamento allo svezzamento dei piccoli.

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A cura di: Dott.ssa Linda Sartini

riproduzione scoiattolo
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Prima di iniziare a parlare di riproduzione dello scoiattolo striato giapponese, quindi delle fasi di accoppiamento, gestazione, parto e cura dei piccoli, è necessaria una premessa.

Questo piccolo roditore non si riproduce molto facilmente in cattività.

Per avere maggiori probabilità di successo è importante che la gestione sia ottimale, che gli animali non siano stressati e che si trovino a proprio agio in coppia e nell’ambiente in cui vivono.

Detto questo, passiamo a illustrare i diversi dettagli della loro riproduzione.

riproduzione scoiattolo giapponese

La riproduzione dello scoiattolo: l’accoppiamento

La maturità sessuale in questa specie sopraggiunge solitamente entro il primo anno di vita.

Pertanto gli animali che nascono in primavera possono riprodursi a partire dalla successiva, dopo il letargo invernale.

Il primo accoppiamento può verificarsi verso la fine dell’inverno e la stagione riproduttiva può prolungarsi fino all’inizio dell’autunno per un totale di massimo tre gravidanze e parti all’anno.

Il ciclo della femmina dura in media dodici giorni e il calore vero e proprio, il momento fertile, non più di due o tre giorni.

Il maschio invece è sempre pronto per “cogliere l’attimo”.

L’inizio della stagione riproduttiva determina nel maschio cambiamenti fisici (i testicoli diventano ben visibili nello scroto) e comportamentali (irrequietezza e richiami sonori).

Nella femmina è possibile invece osservare edema e ingrossamento della vulva, nonché iperattività.

Prima di decidere di tentare l’accoppiamento, è meglio consultarsi con il proprio Medico veterinario di riferimento che, oltre a fornire tutti i consigli necessari, valuterà lo stato fisico e di salute degli animali per verificare che sia tutto a posto e che siano pronti per questa piccola grande avventura.

La fase di corteggiamento

L’accoppiamento è piuttosto veloce e dura pochi minuti.

Questo è però preceduto da un corteggiamento in cui la femmina fugge emettendo vocalizzi e spruzzando urina mentre il maschio la insegue fino al raggiungimento del coito.

Questo rituale può ripetersi più volte fino a che la femmina non viene fecondata.

Da quel momento in poi essa rifiuterà in maniera decisa e aggressiva ulteriori avances.

Il tempo di attesa della gestazione

A questo punto, se si è stati fortunati, l’accoppiamento è avvenuto e la femmina è stata fecondata. Cosa bisogna aspettarsi?

scoiattolo giapponese

La gestazione dura circa un mese (30-32 giorni) e verso la seconda metà l’addome si ingrosserà visibilmente.

Durante questo periodo la madre dedicherà molto tempo alla preparazione del nido, coibentandolo con il materiale che troverà all’interno della gabbia.

Spetta quindi a noi fornirgliene di adeguato come paglia, fieno, trucioli di giornale, di carta da cucina o carta igienica.

Sarà invece meglio evitare ovatta, cotone e fibre tessili che, per quanto calde e confortevoli, potrebbero essere dannose.

Il nido verrà riempito fino a che la madre non lo riterrà adatto.

Al suo interno accumulerà anche del cibo. Pertanto bisogna fare attenzione che al suo interno siano immagazzinati solo alimenti secchi (ad esempio semi) e non freschi (ad esempio frutta o verdura), che sicuramente marciranno.

Bisogna inoltre tenere bene sotto controllo i comportamenti del maschio: se diventa una minaccia per la femmina e la sua gravidanza, meglio separarli.

La nascita dei piccoli di scoiattolo

Gestazione e parto

Durante la gestazione bisogna avere cura di evitare fonti di stress (ad esempio rumori forti o fastidiosi), manipolare il meno possibile l’animale e fornire sempre acqua pulita e cibo di alta qualità.

Prima del parto è meglio separare femmina e maschio, poiché quest’ultimo potrebbe diventare una minaccia per i neonati.

La femmina in genere partorisce senza grossi problemi e fa tutto da sola, pertanto evitiamo di diventare noi la fonte dello stress.

La cura della prole nello scoiattolo striato

riproduzione scoiattolo piccoli

I piccoli nascono in numero variabile fino a un massimo di dieci, ma la media rimane tra i quattro e i cinque soggetti.

La prole è inetta: al momento della nascita è priva di pelo e gli occhi e le orecchie sono chiusi.

La madre li allatterà e provvederà a stimolare la minzione e la defecazione, ma sarà anche molto protettiva e potrebbe diventare aggressiva nei confronti degli umani.

Per questo motivo, anche in questo momento, è meglio vigilare da lontano, evitando manipolazioni non necessarie.

Se le condizioni ambientali sono adatte (temperatura quanto più possibile costante, senza sbalzi e correnti d’aria, disponibilità di cibo ed eliminazione delle fonti di disturbo e stress) la neo-mamma accudirà i figli nel migliore dei modi.

In caso contrario potrebbe abbandonarli o addirittura cannibalizzarli.

Anche le operazioni di pulizia all’interno della gabbia devono essere ridotte al minimo, ivi compreso lo spostamento degli arredi e degli arricchimenti ambientali, la cui nuova disposizione potrebbe essere motivo di disagio.

Bisogna quindi limitarsi a somministrare acqua e cibo, riduciamo le pulizie allo stretto necessario e non maneggiamo il nido o i piccoli se non realmente indispensabile.

Le cure materne dureranno in media otto settimane, dopo di che i giovanissimi andranno svezzati ed eventualmente separati.

Già però verso le sei settimane i piccoli scoiattoli inizieranno a uscire dal nido e saranno in grado di mangiare autonomamente.

I piccoli dopo lo svezzamento

Se tutto è andato “liscio”, a otto settimane avremo circa 4 o 5 nuovi scoiattolini, che andranno separati dalla madre.

Che fare a quel punto? Tenerli? Darli in adozione? Non importa quale decisione prenderemo, l’importante è averci pensato bene prima e fare in modo di dar loro una dimora adeguata, il giusto spazio, le giuste relazioni sociali tra cospecifici e attenzioni oppure avere l’accortezza di scegliere per tempo la loro nuova famiglia.

Qualora questo non fosse possibile, meglio evitare di “cercare” la gravidanza a tutti i costi.

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