Per il benessere psico-fisico di un cane, è necessario non solo un ambiente ricco di stimoli, ma anche affetto e tante coccole.
Come l’uomo, anche i cani infatti possono manifestare dei veri e propri disturbi determinati da carenze affettive.
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Il cane ti fa stare meglio
Scambiarsi affetto con il proprio cane deve essere visto come qualcosa di assolutamente naturale e benefico.
Non ci sono regole a tal proposito, ma è da considerarsi come un momento assolutamente necessario per il benessere psico-fisico del cane e per la creazione di un legame molto forte.
Le carezze, come è dimostrato da numerosi studi, non fanno bene solo al pet, ma apportano numerosi benefici fisici e psichici anche al suo amico umano.
Molti studi infatti confermano che per un bambino crescere con un animale è non solo un’esperienza unica e indimenticabile, ma è utile per il suo benessere psicofisico.
I neuroni delle coccole nel cane
Secondo gli studiosi dell’Istituto di tecnologia della California (Caltech) nei mammiferi ci sarebbero delle vere e proprie cellule nervose specializzate nel riconoscere le carezze, i cosiddetti “neuroni delle coccole”.
Secondo gli studiosi tali neuroni si attiverebbero attraverso una carezza.
In pratica, in seguito alle carezze i recettori individuati dai ricercatori attiverebbero le “fibre C” che trasporterebbero il segnale di piacere al cervello.
L’attivazione di questi neuroni delle “coccole”, secondo gli studiosi, determinerebbe una sensazione di assoluto benessere.
La mancanza di carezze e i suoi effetti sul cane
Le carezze e tutti i gesti affettuosi hanno un significato importante in qualsiasi tipo di relazione.
L’animale da compagnia, infatti, così come l’uomo, ne ha costantemente bisogno per stare bene.
Lo psicoteraupeta Claude Steiner sviluppò una teoria nota come “l’economia delle carezze”, che riconosceva quanto tale gesto sia fondamentale per la sopravvivenza umana.
Stessa cosa vale naturalmente per un cane, che non riuscirà a crescere sano in un ambiente in cui il rapporto con l’umano che lo accudisce è freddo e distaccato.
Il cane è un animale socievole e, una volta che è allontanato dalla madre, deve vivere in un ambiente ricco di stimoli e di amore per crescere sano ed equilibrato.
Disturbi comportamentali
Il pet ama stare in compagnia del suo amico umano. Se però le sue manifestazioni affettuose, date da baci e da salti, verranno sempre evitate, a lungo andare, si verificherà un vero e proprio disagio psichico nell’animale che potrebbe diventare aggressivo nei confronti dell’uomo o manifestare ansia o depressione.
Molti cani, vivendo in un ambiente “arido”, potrebbero addirittura iniziare ad assumere comportamenti animali come la coprofagia o la pica oppure diventare anoressici o bulimici.
Si tratta di disturbi alimentari che sono messi in atto dall’animale inizialmente per richiamare l’attenzione del proprietario e che generalmente sono da imputare a uno stato ansioso scaturito da una carenza affettiva.
I disturbi alimentari sono, infatti, il più delle volte causati da ambienti ipostimolanti o relazioni problematiche tra il cane e i componenti del nucleo familiare.
Il soggetto bulimico, spesso, si rifugia nel cibo, perché depresso o perché affetto da ansia e considera il mangiare l’unico modo per riempire il vuoto che ha dentro di sé.
Coccole e carezze non solo determinerebbero uno stato di benessere immediato sul cane, attivando i neuroni delle coccole e stimolando il corpo a produrre endorfine, ma potrebbero prevenire o alleviare eventuali disturbi ansiosi o dell’umore.