Il medico veterinario deve garantire le cure urgenti agli animali?

Un veterinario che omette di fornire cibo e cure a un cane, nonostante le condizioni di salute dell'animale siano evidentemente compromesse, rischia un'accusa di maltrattamento.

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A cura di: Dott.ssa Paola Fossati

veterinario deve garantire le cure urgenti
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Il medico veterinario che omette di sottoporre un animale alle cure urgenti di cui questo ha bisogno e nonostante le sue condizioni di salute siano evidentemente compromesse, potrebbe essere accusato di maltrattamento.

Il Codice deontologico dei medici veterinari li vincola al Dovere di assistenza (art. 14), che comporta l’obbligo, nei casi di urgenza, di prestare agli animali le prime cure possibili, eventualmente anche solo attivandosi per assicurare ogni specifica e adeguata assistenza.

Se il veterinario non lo fa e, per questo, lascia che un animale soffra o addirittura muoia, in assenza di una giustificazione potrebbe essere chiamato a rispondere di questo fatto anche davanti al giudice penale.

Il giudice dovrebbe analizzare tutte le circostanze, per verificare se il comportamento del veterinario sia stato tenuto “senza necessità” e se fosse stato possibile agire diversamente.

Come sopra ricordato, il reato può essere compiuto anche nel caso di una condotta omissiva, purché si dimostri che chi l’ha messa in atto avesse, invece, l’obbligo giuridico di evitare le conseguenze negative subite dall’animale.

Bisogna ricordare che il reato di maltrattamento (art. 544 tre c.p.) si configura se l’azione è compiuta con la precisa volontà di fare del male a un animale. Una forma di volontà è riconosciuta anche quando chi ha agito sapeva che dal suo comportamento sarebbe potuta derivare una significativa possibilità di causare la lesione all’animale, e ciò nonostante, ha deciso di agire comunque, anche a costo di causare l’evento lesivo, accettando che questa eventualità si verificasse.

In pratica, non serve sempre la crudeltà. La condotta che priva un animale delle cure che avrebbe dovuto ricevere (per obbligo giuridico) può bastare a configurare il reato di maltrattamento animale.

Sulle conseguenze del comportamento del veterinario che omette di curare il cane si è espressa la Cassazione penale, con sentenza n. 38409/2018. Nel caso specifico, un medico veterinario che lavorava nel canile sanitario non aveva curato un cane ferito, ricoverato nella struttura dopo un incidente stradale.

L’obbligo giuridico del veterinario è stato individuato in due fonti: nel codice deontologico, all’articolo 14 sul Dovere di assistenza, e nella legge regionale della regione in cui si era svolto il fatto portato all’attenzione dei giudici (il medico veterinario accusato lavorava nel servizio veterinario pubblico, e la legge regionale lo obbligava a garantire immediatamente agli animali giunti in canile le prestazioni sanitarie di pronto soccorso; cosa che non aveva fatto).

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