Sono quindici le specie di animali che rischiano l’estinzione imminente. Queste specie scompariranno dal nostro pianeta in tempi brevissimi, se non si decide di far qualcosa di concreto.
Tra i quindi animali a rischio estinzione ci sono il ratto rampicante del Chiapas (Tylomys bullaris) del Messico meridionale, l’alaudide di Ash (Mirafra ashi), un passeriforme somalo, il Monarca di Tahiti (Pomarea nigra), della Polinesia Francese, il petrello di Madera (Pterodroma madeira).
Oppure tra i rettili sono in pericolo tre rane brasiliane (Bokermannohyla izecksohni, Hypsiboas dulcimer e Physalaemus soaresi) oltre a una salamandra turca (lyciasalamandra billae).
I quindici animali fanno parte di un gruppo di 841 specie altamente a rischio ma che potrebbero essere salvate grazie ad un investimento di 1,3 miliardi all’anno.
Secondo uno studio, pubblicato sulla rivista Current Biology, il 39% delle specie sopracitate ha un’alta possibilità di salvezza, ma 15 di queste tutto l’opposto.
Come si definisce la possibilità di salvare una specie? Il team di ricercatori dell’Università di Danimarca, autore di questo studio, ha creato un “indice di opportunità di conservazione” che usa indicatori misurabili per determinare questa possibilità di sopravvivenza.
I parametri presi in esame vanno dai costi di proteggere gli habitat degli animali alla stabilità politica o dalla probabilità di urbanizzazione delle aree interessate fino alla possibilità di inserire degli esemplari negli zoo.
