Con il termine prurito si intende una sensazione soggettiva negativa in grado di stimolare una reazione di grattamento e nel cane come nell’uomo può essere segno di una dermatite atopica.
Questo disturbo può avere nel cane anche conseguenze di tipo comportamentale.
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Prurito nel cane
Nell’uomo è ben noto come un prurito costante (quale quello causato da una dermatite) impatti negativamente sulla qualità di vita.
Altrettanto si evidenzia nel cane affetto da dermatite atopica.
Questa è una patologia cutanea cronica su base allergica che causa forte prurito associato a infiammazione e infezioni secondarie.
Tale condizione ha ripercussioni negative sia sul cane, sia sul proprietario, spesso frustrato per la difficile gestione della patologie e dei sintomi.
Dermatite atopica nel cane, stress e problemi del comportamento
In Medicina umana numerosi studi hanno evidenziato come la dermatite atopica, soprattutto nei casi più gravi, abbia gravi conseguenze a livello psicologico.
Per quale motivo quindi anche i nostri cani non dovrebbero vivere con altrettanto stress e ansia una condizione pressoché sovrapponibile a quella umana?
Negli ultimi anni ci sono stati studi atti a confermare la presenza di “ripercussioni psicologiche” in cani affetti da dermatite atopica.
Tali studi hanno evidenziato una serie di problematiche presenti con maggiore frequenza in soggetti malati rispetto a quelli sani.
Tra le principali problematiche comportamentali che ne derivano si ha: tentativi di monta, coprofagia, iperattività/irrequietezza, continua richiesta di cibo e/o attenzioni, oltre a eccessiva pulizia e forte sensibilità al tatto.
Inoltre, si è evidenziato come più il prurito è grave, più è difficoltosa la gestione quotidiana del cane, sia in casa che in passeggiata.
In alcuni cani si assiste inoltre ad episodi frequenti di leccamento di persone, altri animali o oggetti inanimati.
Tale comportamento sembra legato a un reindirizzamento strettamente correlato al prurito.
Tale atteggiamento è presente anche nell’uomo ed è considerato indicativo di stress psicologico correlato al prurito.
Anche nel cane la spiegazione potrebbe essere sovrapponibile.
Esistono inoltre evidenze che nel cane patologie croniche pruriginose possano portare a disturbi compulsivi secondari.
Questi sono caratterizzati principalmente da eccessiva cura del mantello fino all’automutilazione, problemi allucinatori (come acchiappare mosche e inseguire ombre), pica (ingestione di oggetti non commestibili) e coprofagia (ingestioni di feci).
Tali cani possono inoltre mostrare aggressività verso gli estranei, il proprietario o altri animali conviventi in maggiore misura rispetto ai cani sani.
Dermatite atopica nel cane: una malattia multifattoriale
È quindi ormai evidente che la dermatite atopica canina debba essere trattata come una malattia multifattoriale e multidisciplinare dato che la patologia è spesso esacerbata da stress e ansia, che a loro volta comportano un peggioramento dei sintomi dermatologici.
Per quanto il trattamento del prurito e delle infezioni secondarie siano il caposaldo della terapia della dermatite atopica il problema deve essere affrontato anche dal punto di vista comportamentale.
Bisogna quindi cercare di ridurre al minimo gli stress ambientali e associare anche una terapia comportamentale sotto il controllo di un Medico veterinario comportamentalista, al fine di permettere il recupero e il mantenimento di una buona qualità di vita sia al cane, che al proprietario.