Cosa fare se il cane viene morso da una vipera durante una passeggiata immersi nella natura? Solitamente il morso è difensivo ed è sferrato quando la vipera viene sorpresa o si sente con le spalle al muro.
L’atteggiamento offensivo è raro perché, fatta eccezione per il periodo della muta o della riproduzione, le vipere preferiscono fuggire se hanno avvisaglia di pericolo.
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Le vipere in Italia
- Vipera aspis, la vipera propriamente detta, è presente in tutta la Penisola, fatta eccezione per la Sardegna. Predilige i luoghi caldi e secchi, è di indole timida e attacca solo se le viene preclusa la via di fuga o se viene urtata.
- Vipera berus, o marasso palustre, è abbastanza diffusa nel Nord del Paese, a quote non elevate. Predilige luoghi umidi e acquitrinosi, è di indole aggressiva e attacca facilmente se provocata.
- Vipera ammodytes, o vipera dal corno, è rara e risulta presente solo nel Carso, nel Cadore e in Alto Adige. È poco aggressiva.
- Vipera ursini, o vipera dell’Orsini, è presente sui monti Sibillini e sul versante orientale del Gran sasso. È poco aggressiva ed è la meno velenosa.
Morso di vipera: più colpito il cane che il gatto
Secondo alcuni dati, le specie colpite sono principalmente il cane (79%), in misura minore il gatto (16%) – che probabilmente è meno esposto e più abile a evitare il morso, anche se non è resistente al veleno – e il cavallo (3%).
Il rischio di morso di ofidi è soggetto a una marcata stagionalità: se ne registra un aumento in marzo e aprile, quando le vipere sono appena uscite dal letargo e quindi sono meno reattive nel fuggire, e un picco nel periodo estivo, quando le molte attività svolte en plein air aumentano le possibilità di contatto.
Morso al viso più grave di quello a un arto
La variabilità della composizione del veleno impedisce di stabilire con precisione quale sia la dose tossica.
Inoltre, l’avvelenamento non è sistematico, dato che nel 30-40% dei casi il morso avviene senza inoculazione di veleno (morso “bianco” o “secco”).
La gravità dei disturbi dipende anche dalla zona interessata: un morso al viso è più grave di quello a un arto.
Sintomi da morso di vipera nel cane
Se l’avvelenamento non è grave, i segni localizzati che si osservano sono: dolore acuto e persistente; segno dei denti (2 fori a una distanza approssimativa di 1 cm); edema freddo e duro.
Appare entro 2 ore dal morso (se dopo 6 ore non c’è edema, probabilmente è un morso “bianco”) e persiste per 3-4 giorni, a volte fino a 1 settimana; eritema, ematomi, a volte aree di necrosi 3-4 giorni dopo il morso.
I segni generali di un avvelenamento possono comprendere: prostrazione; ipotensione e shock; tachicardia, aritmie; vomito, diarrea, a volte emorragica.
Cosa non fare
In presenza di un morso da ofidi si deve evitare di:
- praticare un’incisione sulla zona del morso;
- aspirare o succhiare il veleno;
- mettere un laccio emostatico;
- cauterizzare o applicare del ghiaccio.
Cosa fare
In una prima fase è consigliabile intervenire localmente:
- tosare e disinfettare la parte lesa, evitando di utilizzare prodotti vasodilatatori (alcool, etere) che potrebbero favorire la diffusione del veleno;
- mettere l’animale a riposo e limitare la mobilità dell’arto morso (applicare una stecca);
- togliere il collare, se è stata morsa la testa, per evitare che in caso di edema si venga a creare l’effetto laccio emostatico;
- Recarsi immediatamente da un medico veterinario.