Animali anziani e patologie neurodegenerative: cos’è la disfunzione cognitiva?

I cani anziani sono predisposti a una serie di patologie che comportano un impegno gravoso per il proprietario che deve imparare a convivere con le necessità di un animale malato e bisognoso di cure.

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animali anziani
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La disfunzione cognitiva negli animali anziani è una patologia neurodegenerativa caratterizzata da alterazioni potenzialmente ingravescenti a carico del cervello che causano diversi comportamenti anomali.

Nell’uomo la malattia è riconosciuta come malattia di Alzheimer.

Negli animali tale sindrome è sottostimata: la scarsità d’informazioni è dovuta alla mancata consultazione dei medici veterinari da parte dei proprietari che interpretano erroneamente alcuni comportamenti problematici come un’inevitabile evenienza dell’età senile.

Le somiglianze tra patologia umana e canina hanno spinto gli scienziati a indagare ogni aspetto della disfunzione cognitiva con l’obiettivo di avanzare nella ricerca contro l’Alzheimer.

Si tratta di una patologia legata all’invecchiamento patologico dell’encefalo. Le prime modificazioni nel cane si verificano a carico della corteccia prefrontale tra gli 8 e gli 11 anni di età.

Questa sindrome in molti casi non presenta sintomi clinici riconoscibili, e spesso i segni che conducono ad un’accurata diagnosi sono di natura comportamentale: cambiamenti nella modalità di interagire dal punto di vista sociale e ambientale, alterazioni del ritmo sonno-veglia, eliminazione inappropriata e disorientamento.

In alcuni casi, i cambiamenti comportamentali sono paragonabili ai sintomi della sindrome di Alzheimer nell’uomo: assenza di connessione tra il comportamento e l’ambiente circostante; il cane, visto con gli occhi del padrone, sembra un estraneo nella propria casa.

Occorre considerare il forte impatto emotivo che questa sindrome ha sul proprietario dell’animale dato che il comportamento è il maggiore indicatore della forza del rapporto.

La gestione di questa sindrome prevede supporto comportamentale e nutrizionale associato a cure farmacologiche.

Gli animali anziani affetti da questa sindrome necessitano soprattutto del supporto comportamentale allo scopo di dare struttura e prevedibilità all’ambiente che aiuti a fare comprendere al cane cosa lo aspetta e a rassicurarlo.

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