Alimentazione del geco leopardino

Quali sono le esigenze dell'alimentazione del geco leopardino? Vediamo insieme quali sono i nutrienti fondamentali per questo simpatico rettile e come alimentarlo.

0

A cura di: Dott.ssa Irene Vitaloni

alimentazione-del-geco
Annuncio

Dopo aver visto la morfologia e le particolari necessità di alloggio del geco leopardino, in questo articolo tratteremo le esigenze legate all’alimentazione di questo rettile.

Cosa mangia il geco leopardino?

Il geco leopardino (Eublepharis macularius) è un animale carnivoro/insettivoro: mangia infatti qualsiasi invertebrato o ragno che è in grado di sopraffare e raccoglie tutto quello che trova.

Le fonti di energia più importanti sono le proteine e i grassi, mentre i carboidrati rappresentano la minima parte.

La base della dieta quindi deve essere costituita da insetti da pasto.

Nutrienti necessari nell’alimentazione del geco leopardino

Il grasso è utile soprattutto nelle femmine riproduttive, in quanto la formazione del tuorlo dell’uovo necessita un’elevata quantità di grassi.

Non bisogna comunque eccedere in quantità per evitare il rischio di lipidosi epatica.

I carboidrati sono una fonte energetica minore e sono acquisiti attraverso amidi e zuccheri delle piante.

La fibra è molto importante perché promuove la motilità intestinale e la formazione delle feci.

L’acqua è una parte essenziale, quindi oltre a fornire alimenti corretti deve sempre essere disponibile pulita e fresca.

Integrazione vitaminica

Anche le vitamine sono una parte fondamentale della dieta. Le vitamine idrosolubili (vitamine C e B) non possono essere immagazzinate, ma sono utilizzate subito.

Le vitamine liposolubili, invece, possono essere stoccate all’interno del grasso corporeo.

La più importante è la vitamina D3 che permette all’intestino di riassorbire il calcio ingerito con la dieta.

La vitamina D è convertita in vitamina D3 grazie a una reazione calore-dipendente, quindi, se il geco non si trova nel range di temperatura ideale, questa reazione viene a mancare, creando carenze nell’animale.

Oltre alla temperatura è poi fondamentale la luce UVB, senza quella viene meno il metabolismo del calcio.

La vitamina D3 utilizzata dev’essere di origine animale. Esistono in commercio anche integratori di vitamina D economici, in quanto la fonte è vegetale; questa però per l’animale non è di alcuna utilità.

Bisogna quindi controllare sempre questo aspetto per fornire all’animale un’integrazione efficace.

Alimentazione del geco: gli insetti da pasto

In commercio sono moltissimi ormai gli insetti da pasto vivi che si possono reperire: grilli, locuste, tarme della farina, bachi da seta, camole del miele ecc.

Nessuno di questi però è un pasto completo, non esiste infatti un insetto somministrabile come unico alimento.

Bisogna assolutamente ricorrere quindi a un mix giornaliero per fornire all’animale un’alimentazione più completa possibile.

alimentazione-del-geco-cibo

È meglio scegliere prede vive o essiccate?

Le prede vive innescano un comportamento predatorio istintivo e naturale e costituiscono uno stimolo utile per far muovere il geco.

Alcuni gechi possono essere abituati alla somministrazione di prede essiccate; tuttavia, i processi di lavorazione dell’insetto potrebbero fargli perdere importanti proprietà nutrizionali.

Ecco di seguito gli insetti da pasto più comuni.

Grilli

Questi insetti sono venduti con dimensioni variabili, da 2-3 mm agli adulti di 25-30 mm.

Le specie in commercio sono diverse: Aheta domestica, Gryllodes sigillatus e Gryllus bimaculatus

Dal punto di vista nutrizionale queste specie sono sovrapponibili, anche se Gryllodes sigillatus ha un contenuto proteico leggermente maggiore rispetto agli altri (21% contro il 15%).

Attenzione perché i grilli possono mordere e ferire il geco, questo succede quando l’animale è defedato e non sta bene oppure se vengono forniti troppi grilli e l’animale non riesce a nutrirsene in poco tempo.

Questi insetti sono venduti anche in forma essiccata.

Locuste (Schistocera gregaria)

Sono animali molto grossi, quindi solo le ninfe più piccole (8-12 mm) sono adatte per i gechi.

Sono animali poveri di calcio quindi si dovrebbero somministrare spolverandoli con del calcio per rettili.

Tarme della farina

alimentazione-del-geco-tarma-della-farina
I tre stadi delle tarme della farina, la fase larvale (stadio che si trova facilmente in commercio), lo stadio di pupa e lo stadio adulto, ovvero il coleottero marrone. tutti e tre gli stadi sono fonte di cibo sicuro per il geco leopardino.

Sono larve del coleottero Tenebrio molitor, disponibili in commercio con dimensioni che vanno dai 10 ai 25 mm.

Costituiscono un buon pasto per i gechi leopardini e sono insetti che si possono allevare in modo semplice e, se tenuti in un contenitore dai bordi alti, non riusciranno a scappare.

Anche la loro forma adulta (coleottero) può essere somministrata senza problemi.

In commercio esistono tarme della farina essiccate che vengono usate come alimento per uccelli, se il geco è abituato a mangiare prede morte si possono somministrare.

Camole del miele (Galleria mellonella)

Sono larve di falena, che in questa forma infestano gli alveari, per quello sono chiamate camole del miele.

Questi insetti sono molto ricchi in lipidi (contengono fino al 40-50% di grassi), quindi non si possono somministrare in grandi quantità per evitare l’obesità.

Sono invece molto utili nel caso di femmine in ovodeposizione, periodo nel quale il metabolismo ha un’elevata richiesta di grassi per la formazione delle componenti dell’uovo.

Il geco si può nutrire sia della forma larvale che della forma adulta (falena).

Larve della mosca soldato (Hermetia illucens)

Questo insetto è originario del centro America, ma è una delle pochissime specie che si possono allevare anche in Europa.

Questo perché è utilissimo, dato che è in grado di convertire gli scarti organici in materie prime per mangimi, fertilizzanti, biodiesel e cosmetici.

L’adulto è una mosca, le larve hanno una dimensione molto variabile (da 1,5 a 20 mm).

Sono gli unici insetti che hanno un ottimo rapporto Ca:P e non necessitano di integrazione di calcio.

Scarafaggi (Blaptica dubia)

Sono insetti ricchi in proteine e stanno diventando molto facili da trovare sul mercato degli insetti da pasto.

Attenzione però: sono molto più chitinosi rispetto alle larve, quindi bisogna somministrarli con moderazione per evitare costipazioni intestinali.

Bachi da seta (Bombyx mori)

Per quanto riguarda i bachi da seta possono essere utilizzate solo le larve più piccole (fino a 3 cm).

Una buona alimentazione deve essere necessariamente varia

Ovviamente non è possibile riprodurre l’alimentazione che i gechi hanno in natura, ma è comunque fondamentale variare molto.

L’aspirante proprietario deve comunque essere adeguatamente informato, prima dell’acquisto del rettile, per potergli fornire un’alimentazione ideale.

Una particolarità importante da tenere presente è che per la maggior parte gli insetti da pasto sono poveri di calcio o hanno un rapporto Ca:P non adeguato.

Quindi questo elemento va integrato per evitare ipocalcemia e MOM (malattia ossea metabolica).

In commercio esistono molti integratori di calcio in polvere per rettili.

Questi si possono usare dandoli da mangiare agli insetti in vita (allevamento) o spolverizzandoli sopra essi.

I gechi che necessitano percentuali di calcio maggiori sono i giovani in accrescimento e le femmine in riproduzione.

In questo periodo si consiglia di lasciare sempre disponibile un piccolo contenitore contenente calcio carbonato, il geco lo assumerà se ne sentirà il bisogno.

Oltre a integrare il calcio, non bisogna però dimenticare di garantire sempre il giusto apporto di vitamina D3 e UVB.

Quante volte a settimana devono mangiare i gechi leopardini?

Come la maggior parte dei rettili, anche i gechi leopardini normalmente non mangiano tutti i giorni.

Si consiglia di alimentare i piccoli fino ai 2 mesi 5 giorni a settimana, dai 2 ai 6 mesi a giorni alterni, dai 6 in poi 2 volte a settimana.

In fase di adattamento in un nuovo ambiente possono smettere di mangiare per 7/10 giorni, senza alcuna ripercussione sull’animale.

Annuncio