Pur trattandosi di una pratica di antichissima origine, con meccanismi d’azione ed effetti clinici riconosciuti, l’agopuntura e il suo funzionamento non sono ancora noti a tutti soprattutto quando utilizzata in cane, gatto e altri animali da compagnia.
Vediamo quindi quali sono le potenzialità applicative dell’agopuntura in Medicina veterinaria.
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Che cos’è l’agopuntura
L’agopuntura consiste nell’inserimento di sottili aghi metallici in aree specifiche del corpo (gli agopunti) collocati a livello cutaneo lungo una rete di canali energetici (i meridiani), allo scopo di stimolare un effetto terapeutico.
L’energia vitale (Qi) circola incessantemente lungo i meridiani, analoghi a vasi sanguigni e nervi, e affiora all’esterno a livello degli agopunti.
Questi sono i principali concetti dell’agopuntura per la Medicina tradizionale cinese (MTC), in base alla metafora della vita secondo l’interpretazione taoista dell’equilibrio dinamico dell’energia sempre in movimento e la teoria dello Yin e dello Yang, come aspetti opposti e complementari.
Secondo la MTC quindi la malattia deriva dall’interruzione della circolazione energetica.
In agopuntura il paziente è considerato nel suo complesso di interazioni tra la componente organica e comportamentale (corpo, anima e mente) e con l’ambiente esterno.
Anche il percorso diagnostico in MTC segue regole e modalità molto lontane dalla medicina occidentale: curare la causa, e non il sintomo, è l’obiettivo dell’agopuntura.
L’accettazione dell’agopuntura dalla medicina tradizionale
Per molto tempo l’agopuntura ha dovuto affrontare e superare i preconcetti e lo scetticismo della medicina tradizionale per essere accettata e riconosciuta come atto medico.
La sua comprensione nel mondo occidentale è passata attraverso l’elaborazione di congetture e ipotesi per spiegare e infine dimostrare il suo funzionamento.
Oggi i meccanismi d’azione dell’agopuntura sono supportati da evidenze cliniche e sperimentali, come i suoi effetti locali indotti dall’inserzione dell’ago a livello cutaneo e gli effetti sistemici che coinvolgono zone più distanti.
Gli effetti dell’agopuntura su cane, gatto e altri animali
Meridiani e agopunti sono stati inquadrati scientificamente attraverso l’approccio neuroriflesso-terapico dell’agopuntura.
Questo vuol dire che l’inserzione dell’ago a livello dell’agopunto genera un impulso trasmesso ai centri nervosi superiori attraverso il midollo spinale con effetti sul controllo del dolore.
La stimolazione agopunturale è in grado infatti di innescare diverse modalità di risposta che coinvolgono non solo gli oppioidi endogeni, prodotti naturalmente nel corpo (endorfine, encefaline e dinorfine), ma anche la serotonina e l’adrenalina, con effetti modulatori sia di attivazione (per la prima) che di inibizione (per la seconda).
Proprio la scoperta di una relazione tra agopuntura e aumento degli oppioidi endogeni ha rappresentato la prima evidenza scientifica della sua efficacia analgesica, che ne ha sempre più diffuso il suo uso.
L’agopuntura aumenta inoltre il comfort dell’animale e ne riduce ansia e stress.
Questa metodica non è però indicata solo per il trattamento delle condizioni algiche.
Un grosso capitolo di utilizzo riguarda il suo effetto immunomodulatore sfruttato, ancora una volta, in chirurgia per contrastare l’immunosoppressione perioperatoria, ma anche in tutte le alterazioni del sistema immunitario, come le forme allergiche.
Utilizzo dell’agopuntura negli animali da compagnia
L’agopuntura è efficace per il trattamento di diverse condizioni patologiche nei piccoli animali, ad esempio congiuntiviti, dermatiti, gastroenteriti, patologie endocrine e respiratorie, disturbi della sfera riproduttiva, alterazioni comportamentali e malattie oncologiche.
In ambito oncologico veterinario l’agopuntura è ancora poco esplorata, al contrario di quanto avviene in Medicina umana, in cui risulta efficace nel controllo degli effetti collaterali legati alla chemioterapia e alla radioterapia.
Nei piccoli animali, il trattamento con agopuntura ha applicazione anche in caso di patologie neurologiche e ortopediche.
Soprattutto in animali traumatizzati con lesioni alla colonna, in cui la terapia tradizionale può risultare inadeguata e insufficiente, l’associazione di agopuntura e fisioterapia costituisce una promettente soluzione.
Il paziente geriatrico, fisiologicamente incline a patologie degenerative articolari legate appunto all’invecchiamento, rappresenta inoltre un soggetto particolarmente idoneo a beneficiare del trattamento con agopuntura per il controllo del dolore cronico e dell’infiammazione.
L’uso dell’agopuntura in cane, gatto e altri animali
In Italia il trattamento di agopuntura sugli animali domestici è un atto medico ed è di pertinenza esclusiva del Medico veterinario che deve essere laureato e iscritto all’Ordine da almeno tre anni, e che deve aver seguito un percorso di formazione specifica di almeno tre anni.
In conclusione, l’agopuntura è un metodo naturale, ben tollerato anche negli animali, non invasivo, praticamente privo di effetti collaterali e di riconosciuta valenza scientifica.
L’agopuntura può rappresentare un efficace e complementare alleato della medicina tradizionale, aumentando le opportunità terapeutiche per cane, gatto e altri animali domestici, in un’ottica di integrazione delle medicine e di approccio multimodale che ha per obiettivo il benessere dell’animale.
