Comportamento del cane: perché non deve essere il leader in famiglia?

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comportamento del cane
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Il mondo dei cani è fatto di ruoli. Il caposquadra, o leader, rappresenta il coordinatore delle attività e delle relazioni di gruppo.

In genere è la famiglia stessa che inconsapevolmente attribuisce questo ruolo al cane. In che modo?

Utilizzando metodi di educazione errati: facendo gestire al cane la risorsa del cibo, acconsentendo a tutte le sue richieste, durante l’interazione, durante la passeggiata (facendogli decidere il tragitto) e durante il gioco, e dandogli la possibilità di dormire in un luogo di passaggio dove possa controllare tutte le entrate.

Il caposquadra ha un ruolo preciso: coordinare il gruppo, essere al suo servizio e proteggerlo.

È al leader che spettano le decisioni, quindi tutte le attività e le risorse vanno sempre sapute gestire, per non incorrere in futuri e possibili problemi gerarchici.

Il leader è un ruolo di notevole responsabilità, infatti, un cane con questo status, spesso manifesta disturbi ansiosi per il grande impegno affidatogli.

Un soggetto che ricopre questo ruolo vive una condizione psicofisica disagevole, perché talora gli viene chiesto di essere il leader, altre volte invece di obbedire.

Per questo si vengono il più delle volte a creare conflitti che sfociano in aggressioni. La gestione delle risorse e delle attività deve sempre spettare al caposquadra che in una famiglia non deve mai essere il cane.

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