Trasporto degli animali: come migliorare la loro protezione?

Una risoluzione della Commissione per l’Agricoltura dell’Europarlamento invita i Paesi Ue a implementare e rafforzare la normativa comunitaria in tema di trasporto animale.

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A cura di: Dott.ssa Paola Fossati

trasporto degli animali
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In Europa, il trasporto degli animali da reddito mette ancora a rischio il benessere animale. Servono controlli più stringenti e sanzioni più severe in tutti i casi in cui il Regolamento 1/2005/CE sulla protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni correlate non sia pienamente rispettato.

Questa richiesta di implementazione e rafforzamento dell’applicazione della normativa comunitaria è stata espressa nella Risoluzione della Commissione per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale (Agri) del Parlamento Ue, approvata il 24 gennaio 2019.

Gli animali che ogni anno subiscono gli effetti di un trasporto (all’interno di uno Stato membro, sul territorio dell’Unione o verso Paesi terzi) sono milioni.

Spesso, i viaggi coprono lunghe distanze e superano la durata di 8 ore (lunghi viaggi).

Le problematiche (variazioni di temperatura, vibrazioni del veicolo, limitazioni nel movimento e nelle possibilità di assumere acqua e alimento, variazioni atmosferiche ecc.) a cui sono esposti per ore, causano agli animali stress e alimentano il rischio che essi si ammalino o si feriscano.

Cos’è il Regolamento 1/2005/CE?

Il Regolamento 1/2005/CE ha lo scopo di tutelare il benessere in tutte le fasi del trasporto degli animali e prevenire lesioni o, comunque, evitare inutili sofferenze.

I principali aspetti disciplinati sono:

  • le condizioni generali per il trasporto degli animali;
  • gli adempimenti di trasportatori, guardiani e altri operatori, relativi al rispetto della norma e agli aspetti documentali;
  • gli obblighi delle autorità competenti;
  • le misure per la diffusione e lo scambio di comunicazioni.

Quali sono le richieste della Risoluzione?

La nuova Risoluzione chiede, ora, che gli Stati membri dell’UE applichino con maggiore rigore la normativa europea che tutela gli animali durante il trasporto, intensificando i controlli, applicando misure correttive e sanzionando senza sconti i trasgressori, al fine di disincentivare ulteriori violazioni.

Le sanzioni dovrebbero essere armonizzate su tutto il territorio dell’Unione e potranno comprendere la confisca dei veicoli utilizzati per eseguire i trasporti, la sospensione o anche la revoca del certificato di autorizzazione del trasportatore recidivo; i trasportatori dovrebbero, comunque, essere indotti a stabilire sistemi per evitare il ripetersi delle violazioni.

È interessante evidenziare che è prevista anche la possibilità di imporre corsi di riqualificazione professionale obbligatoria per il personale responsabile del benessere animale.

La Commissione europea viene, per parte sua, invitata a sanzionare i Paesi che non applicano correttamente il Regolamento e a non esitare a intraprendere azioni giudiziarie nei loro confronti.

La Risoluzione propone anche di effettuare più controlli non preannunciati e mirati e chiede che le autorità competenti dei Paesi attraversati lungo il viaggio siano informate ogniqualvolta sia individuata una violazione.

Le stesse autorità sono invitate ad aumentare la comunicazione reciproca e la cooperazione, al fine di migliorare anche la raccolta di dati utili per consentire l’analisi dell’attuazione del Regolamento.

Tra le richieste più significative emergono, infine quella di ridurre i tempi di trasporto, anche utilizzando strategie alternative, come l’agevolazione della macellazione in azienda o in strutture disponibili nelle vicinanze dell’allevamento, il trasporto di sperma o embrioni anziché di animali da riproduzione, oppure quello di carcasse e prodotti a base di carne, ritenuto “tecnicamente più semplice ed eticamente più sensato rispetto al trasporto di animali vivi ai soli fini della macellazione”; quella di aggiornare le norme sulla base della tecnologia e delle conoscenze scientifiche più recenti; quella di vietare il trasporto di animali vivi verso Paesi terzi i cui standard in materia di trasporto di animali non siano conformi a quelli dell’UE.

Dopo l’approvazione nella Commissione per l’Agricoltura, il testo della Risoluzione Agri dovrà essere esaminato e votato dal Parlamento europeo in seduta plenaria.

Una nuova strategia europea per il benessere degli animali è attesa per il periodo 2020-2024.

FONTE: LaSettimanaVeterinaria

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