Svezzamento nei pappagalli: alimentazione, cura e gestione

Allevare artificialmente un animale è molto impegnativo ed occorre una ottima conoscenza della specie, delle sue esigenze, dell’ambiente ottimale in cui accudirlo, del cibo più adatto e come somministrarlo.

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svezzamento nei pappagalli
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Lo svezzamento nei pappagalli inizia con gradualità: in natura i genitori sanno quando cominciare a imbeccare con qualche pezzo di frutta succosa e morbida o qualche seme triturato ma in cattività sarà la sensibilità dell’allevatore cogliere quando il giovane, curioso e intraprendente, vorrà provare qualche cibo nuovo, dapprima giocandoci col becco, rifiutando o diradando le imbeccate con la pappa fluida.

Ogni specie ha un suo periodo di svezzamento: da poco più di un mese nei piccoli inseparabili all’anno nelle ara.

Lo svezzamento artificiale richiede esperienza, conoscenza e buona manualità da parte del proprietario: errori gestionali possono causare anche la morte prematura per rachitismo, patologie nutrizionali, lesioni all’apparato digerente (perforazioni, infezioni, stasi, ustioni dell’ingluvie), infezioni e setticemie, soffocamento da cibo finito in trachea.

Svezzamento nei pappagalli, quale alimento usare?

L’alimento per le prime fasi di vita dei pulli consiste in una pappa semifluida specifica per nidiacei, ottenuta da composti in forma secca da diluire in acqua tiepida, ricca in oligoelementi, proteine nobili, energia.

…quanto e per quante volte?

La quantità fornita ad ogni piccolo varia a seconda della specie, orientativamente si aggira sui 10% del suo peso, più volte al giorno, dalle prime luci dell’alba fino a sera, monitorando sempre lo svuotamento del gozzo tra un pasto e l’altro.

Attenzione alla temperatura!

La temperatura della pappa deve essere controllata ogni volta: in genere deve raggiungere i 38°C, troppo calda ustiona la mucosa dell’ingluvie mentre se fredda blocca i movimenti della muscolatura liscia con conseguente stasi, putrefazione del cibo e rischio di morte del piccolo se non curato in tempo.

La pappa va somministrata con cura e una certa abilità mediante cucchiaini modificati o siringhe prive di ago, seguendo i movimenti di “pompa” fatti dai piccoli durante l’assunzione.

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Svezzamento dei pappagalli e la prova della bilancia

I piccoli pappagalli vanno monitorati attentamente e quotidianamente: pulizia di becco, corpo, cloaca, peso, sviluppo muscolare, piumaggio.

Le dimensioni dei pulli varia e si accresce molto velocemente, lo sviluppo deve essere armonico, la postura nel nido deve essere comoda ma contenuta per non indebolire e rischiare di deformare le zampe.

Igiene scrupolosa ed errori nella gestione

I pulli hanno un sistema immunitario ancora immaturo, microrganismi anche comuni possono causare seri problemi o la morte della nidiata.

È fondamentale pulire scrupolosamente la gabbia calda ogni giorno, rimuovere le feci ad ogni pasto, lavare e disinfettare gli strumenti utilizzati per il momento della pappa.

Lo stesso cibo in polvere va conservato con cura in contenitori a tenuta o meglio ancora suddiviso in dosi settimanali in modo da conservare le eccedenze in frezeer.

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