Regno Unito: lotta contro il traffico di cuccioli illegale

Una serie di misure mira a combattere più efficacemente contro un’economia parallela che mette in pericolo la vita di decine di migliaia di animali ogni anno.

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traffico di cuccioli
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Il Regno Unito rende illegale la vendita e il traffico di cuccioli, gattini, conigli o furetti di età inferiore a 8 settimane.

Il Parlamento britannico ha appena approvato una legislazione che entrerà in vigore il prossimo ottobre come parte di un pacchetto di riforme del sistema di licenze legate agli animali in Inghilterra.

Inoltre, chiunque allevi tre o più cucciolate all’anno avrà bisogno di una licenza ufficiale. Accanto a questo provvedimento, anche tutti i venditori di animali da compagnia, compresi quelli che lavorano tramite Internet, avranno bisogno di una licenza.

La persona autorizzata a vendere animali domestici dovrà includere in tutti i suoi comunicati pubblicitari il suo numero di licenza, nonché l’identità dell’autorità locale che lo ha rilasciato, una foto dell’animale, la sua età, il suo Paese residenza e il suo Paese di origine.

La vendita di un cane avverrà solo in presenza dell’acquirente nei locali in cui il venditore autorizzato o l’allevatore autorizzato ha fatto crescere l’animale.

Infine, gli allevatori dovranno mostrare ai futuri proprietari i cuccioli solo accanto alle loro madri e potranno vendere esclusivamente gli animali che hanno allevato loro stessi.

Una petizione contro la vendita dei cuccioli nei negozi di animali

Alcuni parlamentari e cittadini britannici vogliono andare oltre nella lotta contro il traffico di animali domestici.

Ad esempio, lo scorso maggio il Parlamento ha esaminato una petizione online riguardante la vendita di cuccioli da parte di terzi commerciali (che riguarda più di 80.000 cuccioli ogni anno nel Regno Unito).

Questa petizione, che al momento ha raccolto più di 150.000 firme, è una delle più popolari che il governo britannico ha ricevuto relativamente al benessere dei cani.

Sostenuta da molti parlamentari, la petizione chiede l’adozione di una legge, chiamata Lucy’s Law, che ha lo scopo di vietare la vendita di cuccioli da parte di intermediari (commercianti e negozi di animali).

Lotta contro le pratiche senza scrupoli

Lucy è il nome di una cagna di razza Cavalier King Charles che è stata utilizzata come fattrice in un allevamento industriale di cani gallese, senza riguardo per il suo benessere o la sua salute (diverse cucciolate all’anno e cuccioli allontanati all’età di sole 4 settimane).

Fu salvata all’età di 5 anni da Lisa Garnier, che lanciò una campagna per denunciare questo commercio senza scrupoli e chiedere il divieto di intermediari.

Le vendite dirette da parte dell’allevatore o l’adozione in canile proteggerebbero tutte le parti.

In risposta a questa petizione, George Eustice, ministro dell’Ambiente, dell’alimentazione e degli affari rurali, ha lasciato intendere che questa Legge potrebbe diventare una realtà.

FONTE: LaSettimanaVeterinaria

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