Il gatto Soriano è il più diffuso felino domestico. Da lui discende il gatto Europeo con cui è spesso confuso, ma che ha invece un proprio standard di razza, frutto di selezione da parte di alcuni allevatori.
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Origine e storia del gatto Soriano
È probabile che i progenitori fossero già presenti nel 2000 a.C. come Felis sylvestris lybica.
La parola soriano deriva da Sorìa, antico nome della Siria da cui proviene.
Il gatto “meticcio” di casa non ha subito alcuna selezione, se non quella condizionata dai fattori ambientali e dalla natura che permette di sopravvivere a chi si adatta meglio e non al più forte.
Quindi troviamo questo esemplare felino domestico a qualsiasi latitudine, ambiente e clima.
Rientra nella categoria “gatti di casa” alle esposizioni feline e dalla moltitudine di aspetti con cui si presenta, è tutt’altro che ordinario.
Per quanto simile morfologicamente all’Europeo, solo quest’ultimo ha invece un pedigree e un albero genealogico.
Aspetto
Il Soriano ha una taglia medio-grande, è proporzionato e con una muscolatura ben sviluppata, zampe robuste e un peso dai 4 ai 7 kg.
La testa ha forma variabile, può essere tondeggiante, triangolare o allungata. Le orecchie sono ben distanziate e di media grandezza.
Occhi grandi e rotondi di colore dalle tante tonalità in armonia con le molte sfumature dei mantelli.
Mantello
Unicolore o multicolore, il soriano ha combinazioni e sfumature infinite.
Lo stesso vale per la lunghezza del pelo e la forma della coda.
In genere l’aspetto tigrato con disegno ad M sulla testa (tabby) è il più diffuso.
In gergo “tabby” deriva da “attabi”, il nome latino dell’Attabiyah, quartiere di Baghdad dove i tessitori ebrei creavano le preziose sete lavorate proprio a motivi tigrati.
Se invece affiora una peculiare caratteristica predominante di altra razza, (come ad esempio nel “simil siamese”) non è considerato in effetti un Soriano.
Carattere del gatto Soriano
Giocherellone, buffo e amorevole, ha una grande capacità di adattamento.
Se però le condizioni di vita non sono ottimali, può allontanarsi cercando ambienti migliori.
Lo si può trovare quindi in habitat molto diversi tra loro, da aree urbane ai siti archeologici, spinto dalla curiosità e dall’innato istinto di predatore libero.
È una creatura molto attenta, abile nel catturare l’attenzione altrui, partecipe della vita familiare.
Si possono incontrare soggetti molto socievoli e non solo con i propri compagni umani.
Cure e aspettative di vita
Tante attenzioni e stimoli
Si suggerisce di spazzolare quotidianamente il pelo con una spazzola o un cardatore per eliminare i peli morti e prevenire il rischio di boli nello stomaco.
Questa attività costituisce anche un momento della giornata piacevole per entrambi e, se condotta in maniera delicata, di solito è accompagnato da effusioni d’affetto e tante fusa.
La crescita in un ambiente povero, isolato e senza arricchimenti ambientali favorisce l’insorgere di patologie comportamentali.
Queste spesso si manifestano all’inizio con quella che un veterinario definisce “eliminazione inappropriata” ovvero l’emissione di urina e feci fuori dalla sua lettiera.
Da intendersi come espressione di un disagio (che potrebbe avere anche origine organica) non un dispetto.
È importante quindi rispettare certe esigenze da parte di questo animale molto territoriale, come ad esempio l’utilizzo di tiragraffi per distendere la muscolatura e farsi le unghie o scatole di cartone per nascondersi e fare gli agguati.
I giochi preferiti
Osservare il proprio amico a quattro zampe ci permette di conoscerlo a fondo e capire quali giochi preferisce, oltre a svelare lati imprevedibili e unici del proprio felino.
Come ogni predatore carnivoro dorme tra le 9 alle 12 ore al giorno e preferisce più fasi di gioco da 15-20 minuti l’una.
Si può stimolare il suo istinto di caccia o quello del riporto con topolini imbottiti, palline morbide, ma l’importante è che alla fine possa acchiappare la preda: l’inseguimento di una luce laser che non viene mai catturata potrebbe infatti generare frustrazione e aggressività reindirizzata.
Cure medico veterinarie
Il Soriano è un gatto longevo: la vita media è di 15 anni, ma è possibile che alcuni esemplari raggiungano, anche se più raramente, anche 20-25 anni di età.
Ciò è influenzato sia dalla genetica che dall’ambiente e stile di vita del micio.
Tuttavia, secondo i suggerimenti del Veterinario, con le vaccinazioni, le profilassi antiparassitarie e curando l’alimentazione fin da cucciolo, modificandola gradualmente in funzione di età (con particolare attenzione ai reni dai 6-7 anni), e soprattutto prevenendo uno dei disturbi più diffusi tra gli animali domestici quale l’obesità è possibile mantenerlo in salute il più a lungo possibile.
