L’alimentazione dei pesci rossi

L'alimentazione dei pesci rossi è importante per mantenerli in buona salute. Vediamo quindi quali alimenti si possono dare al pesce rosso e in quale quantità e frequenza.

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A cura di: Dott.ssa Elena Ghelfi

alimentazione pesci rossi
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Per mantenere in salute i nostri pesci rossi occorre curare attentamente l’alimentazione, fornendo cibi nutrienti, bilanciati, nel giusto quantitativo.

Cibi commerciali e mangimi per l’alimentazione dei pesci rossi

I negozi specializzati offrono una gran varietà di mangimi: disidratati, essiccati, in fiocchi, in granuli, in tavolette, surgelati. ecc.

In genere sono apprezzati dai pesci, comodi, pratici, subito disponibili.

È importante conservarli nel modo corretto.

Le confezioni non devono essere troppo grandi, ma contenere il cibo che andrà consumato in 6-8 settimane.

alimentazione pesci rossi pellet

Una volta aperte poi vanno mantenute ben chiuse in un luogo riparato da luce, calore o umidità.

Su ogni confezione si trovano indicazioni su quantità e frequenza di somministrazione.

Queste devono essere rispettate scrupolosamente per non sovralimentare i pesci e non inquinare l’acqua dell’acquario con residui non consumati.

Cibi freschi e varietà

È importante però variare i cibi e integrare con cibi freschi sia acquistati nei negozi specializzati, sia preparati in casa.

I pesci rossi si nutrono in natura sia di vegetali che di piccoli invertebrati o larve.

Per evitare possibili parassitosi o intossicazioni è sconsigliato catturare in natura gli insetti come pure fornire verdure non adeguatamente pulite o controllate.

Quali alimenti di origine animale possiamo dare ai pesci rossi?

Crostacei

Tra i crostacei utilizzati per l’alimentazione dei pesci rossi troviamo l’artemia salina, disponibile sia congelata, sia come cibo vivo in uova da far schiudere.

Esistono in commercio particolari kit per la schiusa e l’accrescimento delle artemie saline.

In tal modo è possibile ottenere crostacei di varie dimensioni e proprietà nutritive differenti per avanotti o piccoli pesci fino a dimensioni maggiori.

I naupli, primo stadio larvale dell’artemia, appena schiusi contengono il 20% di grassi e il 40% di aminoacidi essenziali.

Le artemie più cresciute invece sono più ricche in proteine (60%) e meno in grassi (10%).

La daphnia o pulce d’acqua è invece un piccolo crostaceo d’acqua dolce molto gradito a i pesci e particolarmente digeribile.

In commercio è faclmente reperibile in forma liofilizzata.

In negozi specializzati è possibile acquisire esemplari adulti per iniziare un allevamento utile a nutrire in modo naturale i propri pesci.

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Larve di chironomidi

I chironomidi sono insetti molto simili alle zanzare, reperibili in commercio congelati.

Sono però facilmente ottenibili anche vivi, in estate, lasciando un contenitore abbastanza profondo pieno di acqua.

Si attende che gli adulti depongano le uova e se ne raccolgono quindi le larve con un retino fine.

Tubifex

Il tubifex è un anellide che in genere vive nel fango.

Si trova in genere congelato o liofilizzato, ma in alcuni negozi è disponibile anche vivo.

È molto nutriente e ricco di grassi, non va quindi fornito troppo frequentemente al pesce rosso per non rischiare problemi di sovrappeso.

Altri cibi di origine animale

Saltuariamente è possibile fornire come alimento al pesce rosso piccole striscioline di carne o frattaglie o briciole di tuorlo d’uovo.

E i cibi vegetali?

I pesci rossi gradiscono in modo particolare spinaci, pisellini sgusciati, carote, peperoni, basilico, borraggine, angelica, zucchine, insalate varie.

Questi alimenti vegetali sono particolarmente utili perché ricci di vitamine e fibre.

Devono essere sempre lavate con attenzione per eliminare tossine o sostanze nocive.

Come preparare il cibo e in che quantità?

Il cibo deve essere di dimensioni adeguate alla bocca dei nostri pesci.

Anche la consistenza è importante. Alcuni cibi sono infatti più facilmente assimilabili se cotti, come ad esempio i cibi di origine animale.

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Anche verdure piuttosto consistenti, come broccoli, carote, zucchine o anche gli stessi piselli, è preferibile cuocerli per poi schiacciarli e “pelarli”.

La verdura fresca in genere va fornita 1 volta alla settimana.

La frutta, ricca di zuccheri, in modo più saltuario.

La quantità ideale di cibo è minima: in modo empirico corrisponde alla quantità che può essere consumata in 2 o 3 minuti.

Il pesce rosso deve essere nutrito in genere una volta al giorno, meglio al mattino, quando in natura si mette in ricerca degli alimenti.

Il momento dell’alimentazione è importante anche per valutare la salute del pesce rosso.

Se guizza verso la mano che depone il cibo in acqua e lo consuma con appetito, è indice in genere di buona salute.

Se al contrario appare apatico e non mangia, è chiaro che qualcosa non funziona nel modo giusto e bisogna indagarne il motivo.

È opportuno prevedere anche un giorno di digiuno settimanale, che aiuta a dare un po’ di riposo a stomaco e intestino.

La temperatura esterna influenza quantità e frequenza dell’alimentazione

Non bisogna dimenticare che anche la temperatura influenza quantità e frequenza di alimentazione.

Nella bella stagione, con 18-22° C si può arrivare a fornire pochissimo cibo dalle 3 alle 5 volte al giorno.

Sotto i 10° C i pesci rossi devono essere alimentati 1 volta al giorno con cibi altamente digeribili a dose dimezzata.

Quando invece la temperatura scende sotto i 4° C i pesci rossi all’aperto non mangiano ed entrano in uno stato di latenza.

Similmente, in caso di temperature elevate, sopra i 30° C è opportuno ridurre la quantità di cibo e cercare piuttosto di fornire cibi freschi e digeribili.

 

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