La risposta è si. I dermatofiti responsabili della tigna nel coniglio (ed anche in altre specie!) sono considerati agenti zoonosici, quindi potenzialmente trasmissibili dall’animale all’uomo.
La convivenza e lo stretto contatto fisico che si crea tra animale e padrone favorisce questa trasmissione, senza dimenticare che il pelo e le scaglie dermiche che cadono dall’animale contribuiscono alla diffusione ed alla permanenza dei dermatofiti in casa.
Molto spesso ad essere colpiti sono soprattutto i bambini ed i soggetti immunodepressi.
È importante, nel caso di lesioni cutanee sospette (ad es. presenza di aree circolari arrossate sulla pelle o caduta di peli e capelli) rivolgersi immediatamente ad un medico.
La “tigna” o dermatofitosi è un’affezione della cute e del mantello causata da microscopici funghi patogeni, i cosiddetti “dermatofiti”.
Si tratta di una patologia piuttosto frequente, per il verificarsi della quale è necessario che il coniglio entri in contatto, diretto od indiretto, con gli agenti patogeni responsabili.
Il fungo riconosciuto come principale responsabile della “tigna” nel coniglio è Tricophyton mentagrophytes, agente patogeno molto comune anche nei roditori, ma sono possibili infezioni da Microsporum canis, più frequente in cane e gatto, ed in misura molto minore altri dermatofiti ben più rari in questa specie.