La piometra è sempre una patologia dell’animale anziano?

La piometra è una patologia che colpisce soprattutto cani di sesso femminile di età superiore a sette anni ma può manifestarsi anche in soggetti più giovani. Sono stati individuati diversi fattori predisponenti allo sviluppo di questa patologia uterina. Tra questi risultano degni di nota età e razza come Golden Retriever o Cavalier King Charles.

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Per piometra si intende la presenza di pus all’interno del lume uterino. Tale patologia viene comunemente osservata nei cani di sesso femminile e meno frequentemente nelle gatte non sterilizzate. Questa differenza d’incidenza è dovuta alla diversa fisiologia riproduttiva tra le due specie.

Nel cane, infatti, il periodo successivo all’ovulazione (diestro) ha una durata molto simile sia che l’animale sia gravido o meno.

In questa particolare fase di circa 60 giorni, anche in assenza di gravidanza, viene comunque prodotto un ormone, il progesterone, che nel tempo può determinare modificazioni della mucosa uterina predisponenti alla piometra.

Nel gatto domestico invece, essendo l’ovulazione un fenomeno indotto dall’accoppiamento, la fase diestrale non è sempre presente.

Questo vuol dire che il suo utero non sarà sottoposto all’influenza del progesterone a meno che l’ovulazione non sia avvenuta.

Quali sono i fattori predisponenti allo sviluppo della piometra?

Sono stati individuati diversi fattori predisponenti allo sviluppo della piometra. Tra questi, risultano degni di nota età, razza e stato riproduttivo.

cane terrier

L’età media d’insorgenza della piometra è di circa 7/8 anni.

Alcune razze quali Golden Retriever, Schnauzer nano, Irish Terrier, San Bernardo, Airedale Terrier, Cavalier King Charles e Bovaro del Bernese presenterebbero una maggiore incidenza di questa patologia così come, recentemente, è stata segnalata una predisposizione nei gatti di razza orientale.

È infatti noto che i gatti orientali vanno in calore verosimilmente tutto l’anno, al contrario di tutte le altre razze che seguono una stagionalità a fotoperiodo positivo.

Inoltre, le gatte orientali hanno una maggiore incidenza di ovulazione spontanea, pertanto, l’utero è esposto a più frequenti periodi ad alta concentrazione di progesterone.

Infine, il ruolo della nulliparità (un soggetto che non ha mai partorito) risulta controverso ma sembrerebbe che, nelle femmine nullipare, il rischio di sviluppare piometra sia superiore rispetto a quelle che hanno partorito almeno una volta.

Qual è la causa di piometra?

Sebbene l’esatta causa della malattia resti non del tutto chiara, è comunemente accettato il ruolo fondamentale dell’ormone progesterone nell’instaurarsi di quest’infezione all’utero.

Tale patologia è più̀ frequentemente diagnosticata durante i due mesi successivi al calore poiché gli elevati livelli di progesterone, che caratterizzano questo periodo, inducono proliferazione e aumento della secrezione delle ghiandole presenti nell’utero, chiusura della cervice e riduzione dell’attività della muscolatura uterina.

Piometra, non sempre una patologia dell’animale anziano

Come abbiamo detto precedentemente, la piometra è una patologia che colpisce soprattutto le femmine di età superiore a 7 anni, ma può̀ manifestarsi anche in soggetti più giovani.

Spesso, negli animali giovani, la causa di piometra è la somministrazione di progestinici ad uso anticoncezionale (soppressione di calori o interruzioni di gravidanza).

Quali sono in sintomi?

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La comparsa di segni clinici in caso di piometra è generalmente graduale ed insidiosa e può variare in relazione alla pervietà o meno della cervice.

Si possono infatti differenziare due forme di piometra, quella a cervice aperta e quella a cervice chiusa.

I sintomi dipendono dalla gravità, dal tempo di insorgenza della patologia, dalla presenza di setticemia (concentrazione dei batteri nel sangue) e dall’eventuale successiva apertura della cervice.

Quest’ultima evenienza si accompagna a perdite vulvari di colore variabile, dal bianco-giallastro al rosso-marrone.

Piometra a cervice aperta

Nella piometra a cervice aperta di solito le cagne mostrano segni clinici più lievi rispetto a quelle affette da piometra a cervice chiusa.

Un segno evidente e sempre riscontrato sono le secrezioni vaginali, da sanguinolente a muco-purulente, di aspetto cremoso, colore rosso-bruno o verde e di cattivo odore.

La quantità̀ varia a seconda del grado di pervietà della cervice.

Altri segni comuni comprendono letargia, depressione, inappetenza/anoressia, vomito e diarrea mentre la temperatura corporea può̀ essere normale o leggermente aumentata.

Un segno clinico molto importante presente in circa l’80% degli animali colpiti da tale patologia è la poliuria e/o polidipsia (quantità elevata di urine prodotte e acqua assunta).

Piometra a cervice chiusa

La diagnosi della patologia di piometra a cervice chiusa è più difficile di quella a cervice aperta per la mancanza delle perdite vaginali e rappresenta un’emergenza medica, che richiede un intervento rapido per prevenire la sepsi travolgente e il potenziale di morte del paziente.

Proprio per questo motivo, deve assolutamente essere il Medico Veterinario l’unico a poter definire il giusto protocollo diagnostico e decidere quale sia il trattamento migliore del caso.

Redatto da: Dott. Alessandro Troisi

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