L’infiammazione intestinale felina è un disordine del tratto gastroenterico con persistenti sintomi clinici.
La forma più comunemente osservata è un’enterite linfocito-plasmocitaria con sintomi di vomito e diarrea accompagnati da dolore addominale, borborigmi, flatulenza, perdita di peso e alterazioni dell’appetito, e occasionalmente versamento addominale a seguito di ipoproteinemia.
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Come combattere l’infiammazione intestinale felina
L’intervento nutrizionale per il controllo della microflora intestinale che interagisce continuamente con l’ambiente intestinale e le cellule dell’ospite, creando un ambiente favorevole ai batteri utili, riveste un ruolo importante nel prevenire e gestire tali problematiche.
I PROBIOTICI
I probiotici sono microrganismi vivi che se somministrati in quantità adeguate migliorano l’assorbimento e la digeribilità delle sostanze nutrienti, modulano le funzioni immunitarie, inibendo le reazioni infiammatorie e prevenendo le risposte allergiche e potenziano i meccanismi di difesa naturale.
GLI ENTEROCOCCHI, LACTOBACILLI E BIFIDOBATTERI
Gli enterococchi, lactobacilli e bifidobatteri (LAB: Lactic Acid Bacteria) supportano la crescita dei batteri benefici per l’organismo e antagonizzano la colonizzazione del tratto gastroenterico da parte dei patogeni dannosi: essi producono infatti gli acidi grassi a catena corta, acido lattico ed acetico, che abbassano il pH nel tratto GE e nutrono gli enterociti; sintetizzano batteriochine e perossidi che inibiscono la crescita dei patogeni e occupano i siti di adesione (esclusione competitiva).
I PREBIOTICI
Oltre ai probiotici, hanno sempre maggiore interesse anche i prebiotici (oligofruttosio, inulina: FOS): carboidrati, resistenti alla digestione enzimatica nel tratto gastroenterico, sono fermentati e metabolizzati dai microrganismi della flora nel piccolo intestino e nel colon. Nei gatti sani hanno dimostrato di accrescere i lattobacilli e ridurre il numero di E.Coli.