Il Regno Unito in prima linea contro la caccia al trofeo

Sempre più polemiche si stanno sollevando contro la pratica della caccia al trofeo. Il mondo intero si domanda: dove sono finiti i diritti di questi animali e chi li tutela?

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caccia al trofeo
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Tra gli “sfruttamenti per il divertimento umano” di animali appartenenti a specie selvatiche si pone una pratica che affonda le radici in un passato lontano, ma sta conoscendo un nuovo, infelice rigoglio: il trophy hunting cioè la caccia al trofeo, rappresentato da un animale di specie selvatica, a volte anche minacciata di estinzione.

Alcuni Paesi, infatti, consentono che sul proprio territorio un certo numero di esemplari di grandi felini, orsi, elefanti, rinoceronti e diverse altre specie sia reso oggetto di partite di caccia ad hoc.

Le spoglie degli animali stessi o alcune loro parti possono, poi, essere trattenute dai cacciatori, come trofeo, appunto, e portate a casa.

Il tutto muove un enorme giro d’affari.

L’insostenibilità del trophy hunting

Ultimamente, però, anche a questo proposito si stanno alzando voci contrarie, che stigmatizzano l’insostenibilità di questo “prelievo” di animali rari, ne evidenziano il messaggio controverso nei confronti delle popolazioni locali, a cui è inibitala possibilità di cacciare specie protette, ed evidenziano l’immoralità di un’azione che, di fatto, è architettata appositamente per non lasciare scampo agli animali, li vende a un offerente ricco di denaro e vanagloria ma povero di compassione (troppo spesso anche incapace di sparare nel modo corretto) si somma alla già insostenibile piaga del bracconaggio.

In alcune aree del Sudafrica, alcuni di questi animali (in particolare leoni) sarebbero addirittura allevati all’unico scopo di un successivo “rilascio pronta caccia”.

Il Regno Unito contro la caccia al trofeo

Un modo per fermare questo terribile “sport” è stato individuato nella scelta di alcuni Paesi occidentali di non consentire più l’importazione di questo tipo di trofei.

Proprio di recente, l’Inghilterra ha annunciato l’intenzione di dotarsi della più severa legge al mondo, in merito a questa pratica.

Sarà posto un freno a questo che viene definito dal Governo britannico un “morally indefensible act”, impedendo l’importazione di parti di animali protetti, delle loro pellicce e anche di tappeti prodotti con pelli o peli di animali esotici.

FONTE: LaSettimanaVeterinaria

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