Dichiarazione di possesso di specie esotiche invasive: scade il 31 agosto

Oltre alla tartaruga dalle orecchie rosse, moltissime altre specie animali alloctone, ovvero non originarie del nostro Paese, sono state introdotte in passato per diversi motivi, soprattutto commerciali ma anche accidentalmente, e una volta libere nell’ambiente hanno creato ingenti danni all’ecosistema.

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A cura di: Dott. Cristiano Papeschi

possesso di specie esotiche
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Molte specie esotiche vengono oggi comunemente detenute come animali da compagnia ma alcune di esse sono considerate “invasive” e pericolose per l’ecosistema, pertanto il loro possesso deve essere denunciato.

Un esempio? Tutti quanti conosciamo la storia della Trachemys scripta elegans, la ben nota “tartaruga dalle orecchie rosse” un tempo facilmente reperibile presso qualunque negozio di animali o fiera locale e particolarmente apprezzata, almeno al momento dell’acquisto, da chiunque volesse diventare proprietario di una tartaruga, anche in virtù delle piccole dimensioni e del bassissimo costo al momento della vendita.

Quello che, però, moltissimi neo-proprietari di questo simpatico rettile corazzato ignoravano era il fatto che quel piccolo chelone di pochi centimetri di lunghezza, venduto di solito insieme ad una piccola vaschetta in plastica decisamente inadatta, sarebbe vissuto per diversi decenni raggiungendo dimensioni ragguardevoli.

A quel punto, in molti decisero di liberarsi di questo “peso” pensando, erroneamente, che dare la libertà alle tartarughe, ormai non più “ine”, sarebbe stata la scelta migliore.

Così, per diversi anni, numerosi soggetti di Trachemys scripta elegans vennero abbandonati (o liberati, secondo alcuni) in ruscelli e laghetti dove, viste le condizioni climatiche favorevoli e la disponibilità di cibo, attecchirono bene e iniziarono a riprodursi.

Nel giro di non molto tempo la tartaruga dalle orecchie rosse divenne una minaccia per l’ecosistema poiché, vista la sua voracità e la sua alimentazione onnivora, parte del fabbisogno di proteine di origine animale veniva soddisfatto attraverso il consumo di alcune specie animali (sia vertebrati che invertebrati, uova, stadi larvali o adulti) autoctone, determinandone la riduzione numerica.

Inoltre, sembra che T. scripta elegans sia in qualche modo responsabile anche del declino della nostra tartaruga palustre europea (Emys orbicularis), con la quale si è trovata a competere per le risorse.

Ormai da molti anni vige il divieto di vendita di questa specie proveniente dagli Stati Uniti meridionali.

In questo senso potremmo citare altri moltissimi casi, senza considerare le specie botaniche, come il Gamberetto killer della Louisiana (Procambarus clarkii), il punteruolo rosso (Rhynchophorus ferrugineus), la nutria (Myocastor corpus), lo scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis), la zanzara tigre (Aedes albopictus) la Vespa velutina e la gambusia (Gambusia affinis), tutti nomi che abbiamo sentito ricordare in più occasioni, ma la lista potrebbe essere ancora molto lunga.

Il D.Lvo 230/2017 e l’obbligo di denuncia

Per tentare di arginare, ma soprattutto prevenire, il rischio di diffusione di specie alloctone nell’ambiente, alla fine dell’anno 2017 è stato emanato il Decreto Legislativo n. 230, adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 1143/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014, recante disposizioni volte a prevenire e gestire l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive.

Questo decreto stabilisce, tra le altre cose, che chi detiene anche un solo esemplare appartenente ad una delle specie esotiche invasive di rilevanza europea o nazionale deve farne denuncia al Ministero dell’Ambiente.

Questa denuncia è una dichiarazione di possesso, indispensabile per continuare a detenere legalmente gli animali in oggetto, la cui scadenza era stata prevista originariamente per l’agosto del 2018 e successivamente prorogata al 31 agosto di questo anno (2019)… pertanto siamo davvero agli sgoccioli!

Scarica il modulo per la denuncia 

Per approfondire ulteriormente l’argomento puoi anche leggere il precedente articolo del Dr. Kiumars Khadivi.

Quali sono le specie esotiche soggette a denuncia?

Ma quali sono le specie che devono essere obbligatoriamente denunciate ai sensi del D.Lvo 230/2017?

Sono in tutto 49, alcune delle quali appartenente al regno vegetale.

Tra le specie animali sono incluse un po’ tutte le classi, che elenchiamo di seguito.

MAMMIFERI:
Callosciurus erythraeus (Scoiattolo di Pallas)
Herpestes javanicus (Mangusta indiana)
Muntiacus reevesii (Muntjak della Cina)
Myocastor coypus (Nutria)
Nasua nasua (Nasua o coati rosso)
Nyctereutes procyonoides (Cane procione)
Ondatra zibethicus (Topo muschiato)
Procyon lotor (Procione o orsetto lavatore)
Sciurus carolinensis (Scoiattolo grigio nordamericano)
Sciurus niger (Scoiattolo volpe)
Tamias sibiricus (Tamia siberiano o borunduk)

PESCI:
Perccottus glenii
Pseudorasbora parva

RETTILI:
Trachemys scripta (Tartaruga palustre americana)

UCCELLI:Alopochen aegyptiacus (Oca egiziana)
Corvus splendens (Corvo indiano delle case)
Oxyura jamaicensis (Gobbo della Giamaica)
Threskiornis aethiopicus (Ibis sacro)

ANFIBI:
Lithobates (Rana) catesbeianus (Rana toro americana)

INVERTEBRATI:
Eriocheir sinensis (Granchio cinese)
Orconectes limosus (Gambero americano)
Orconectes virilis (Gambero virile)
Pacifastacus leniusculus (Gambero della California)
Procambarus clarkii (Gambero rosso della Louisiana)
Procambarus fallax f. virginalis (Gambero marmorato)
Vespa velutina nigrithorax (Calabrone asiatico)

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