COVID-19, animali d’affezione vittime e non veicoli d’infezione

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covdi-19 e animali d'affezione
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In questi giorni circolano notizie che parlano di Covid-19 e animali d’affezione. Nei giorni scorsi anche noi abbiamo dato notizia del gatto positivo al Covid-19 in Belgio.

Ieri Ilaria Capua, docente all’Università della Florida e medico veterinario, intervistata su Radio Rai 2 nel corso della trasmissione Caterpillar e ripresa da molti organi d’informazione, ha dichiarato che bisogna gestire anche l’infezione negli animali, sia domestici sia quelli degli allevamenti, problema enorme di gestione sanitaria pubblica.

L’Istituto Superiore di Sanità comunica che “Non esiste alcuna evidenza che gli animali domestici giochino un ruolo nella diffusione del coronavirus“, tuttavia “è importante proteggere gli animali di pazienti affetti da COVID-19, limitando la loro esposizione“, dato che gli studi sperimentali suggeriscono che anche cani e gatti siano occasionalmente suscettibili al contagio.

Nei rari casi di infezione negli animali finora evidenziati, gli animali domestici sono stati “incolpevoli vittime” e non “veicoli” di trasmissione.

Attenzione dunque a non generare allarmi ingiustificati. 

Solo 4 i casi realmente documentati di contagio, di cui 2 cani (Hong Kong) e due gatti (Hong Kong e Belgio).

Sul sito del  Ministero della Salute è evidenziato in un comunicato dal titolo “Animali d’affezione e coronavirus” che: “L’attuale diffusione del Covid-19 è il risultato della trasmissione da uomo a uomo. Ad oggi, non ci sono prove che gli animali da compagnia possano diffondere il virus“. Pertanto, non vi è alcuna giustificazione nell’adottare misure contro gli animali da compagnia che possano comprometterne il benessere.

È chiaro, tuttavia, che visto che l’uomo e gli animali possono condividere alcune malattie (chiamate zoonosi) è bene mantenere il rispetto delle elementari norme igieniche quali “quali lavarsi le mani prima e dopo essere stati a contatto o aver toccato gli animali, il loro cibo o le provviste, evitare di baciarli, farsi leccare o condividere il cibo“, prosegue il comunicato del Ministero.

Vengono poi evidenziati alcuni accorgimenti per impedire l’ingresso di microrganismi potenzialmente patogeni in casa: “Al ritorno dalla passeggiata, pulire sempre le zampe evitando prodotti aggressivi e quelli a base alcolica che possono indurre fenomeni irritativi“.
Nelle abitazioni in cui ci sono soggetti affetti o sottoposti a cure mediche per Covid-19 si devono evitare, per quanto possibile, i contatti ravvicinati con i propri animali così come si fa per gli altri conviventi e fare in modo che se ne occupi un altro familiare.

Ricordiamoci che la presenza di un animale in casa può considerarsi una grande opportunità per tutta la famiglia, sia da un punto di vista educativo che sociale. Sempre dal comunicato del Ministero: “Grandi e piccini possono trarne benefici, soprattutto in questo momento di disagio e difficoltà. L’interazione con gli animali è fonte di arricchimento interiore, di stimoli sensoriali ed emozionali; in particolare il rapporto con il cane è fondato sulla fiducia e sul rispetto reciproco e contribuisce a migliorare la qualità della vita che purtroppo in questi giorni ha subito un cambiamento repentino.

Il contatto con un animale accresce la disponibilità relazionale e comunicativa, contribuendo, attraverso la cura e le attenzioni verso l’animale, a sviluppare un impatto positivo sull’umore, riducendo la solitudine, stati d’ansia e depressione”.

Infine, viene ricordato che “È doveroso sottolineare che abbandonare un animale che abbiamo scelto come componente della famiglia non è solo un gesto ignobile e deprecabile ma è anche un reato sancito dal codice penale (art. 727 c.p.)“.

Che dire, è probabile che qualche cattivo comunicatore tenti di insinuare il dubbio che i nostri cari amici a quattro zampe possano crearci problemi, ma stiamo attenti invece a quanto comunicano ufficialmente il Ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità e le organizzazioni scientifiche riconosciute.

Solo da queste fonti possiamo ottenere informazioni e risposte corrette e la redazione veterinaria di Animalidacompagnia.it starà attenta a smascherare le fake news e a darvi la giusta informazione.

E finora la verità è quella appena scritta. Tutti insieme salvaguardiamo i nostri animali da compagnia, anche dal Covid-19, perché finora anche loro sono vittime, come i loro amici a due gambe.

A cura di: Gabriele Lanzarotti
                   Direttore Responsabile Animalidacompagnia.it
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