Le vibrisse del gatto: cosa sono e a cosa servono?

Le vibrisse del gatto ovvero i suoi "baffi" sono organi tattili comuni a diversi mammiferi. Sono peli più grossi e rigidi (più di due volte lo spessore dei peli comuni) e sono incastonate tre volte più in profondità.

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A cura di: Dott.ssa Francesca Serena

vibrisse del gatto
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Le vibrisse del gatto ovvero i suoi “baffi”, sono organi tattili comuni a diversi mammiferi.

Sono peli più grossi e rigidi (più di due volte lo spessore dei peli comuni) e sono incastonati tre volte più in profondità.

Sono dotate di un gran numero di terminazioni nervose.

Queste trasmettono qualsiasi informazioni al cervello come ad esempio i cambiamenti nella pressione d’aria.

Un gatto ha mediamente 24 baffi, 12 da ogni lato del naso, organizzati in quattro file orizzontali.

Essi si spostano in avanti quando il gatto è esitante, minaccioso, o sta verificando qualcosa, e indietro quando il gatto è sulla difensiva o sta evitando qualcosa.

Le due file superiori possono essere spostate indipendentemente dalle due inferiori.

Inoltre, i baffi più forti sono nelle file due e tre.

A cosa servono le vibrisse del gatto?

Il gatto è principalmente un cacciatore notturno e usa le vibrisse per rilevare le minuscole variazioni nelle correnti d’aria.

Questo gli gli permette di percepire e reagire alla presenza di oggetti solidi senza bisogno di toccarli.

In una frazione di secondo le vibrisse sono in grado di rilevare il profilo del corpo della preda e reagire di conseguenza.

Un gatto con i baffi lesionati non è in grado di cacciare la preda nel miglio modo di notte.

Tende infatti a giudicare male l’entità del morso fatale sul corpo della preda.

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