Molte sono le specie che possono interessare la cute o la pelliccia del coniglio, tra le quali troviamo rappresentanti di tutti i principali gruppi di parassiti esterni, ovvero acari, probabilmente i più importanti, pulci, pidocchi e zecche ma anche mosche e loro larve, pappataci e zanzare.
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Acari, pulci e pidocchi nel coniglio
Tra i parassiti esterni considerati più “specifici” (quelli che infestano principalmente o esclusivamente una determinata specie), ricordiamo gli acari Psoroptes cuniculi, Cheyletiella parasitivorax, Leporacarus gibbus, la pulce Spilopsyllus cuniculi e il pidocchio Haemodipsus ventricosus.
Nonostante la loro marcata preferenza per il coniglio, in diversi casi sono state segnalate infestazioni in altre specie animali, soprattutto da parte degli acari Cheyletiella parasitivorax e Leporacarus gibbus che possono occasionalmente parassitare anche l’uomo.
Attenzione anche alle pulci del cane e del gatto!
Altri ectoparassiti molto meno specifici (quelli in grado di passare senza grossi problemi da una specie all’altra), sono gli acari Sarcoptes scabiei (acaro della rogna corporea o scabbia, piuttosto frequente nel coniglio), Notoedres cati (caratteristico del gatto), Dermanyssus gallinae (“acaro rosso” dei volatili), Neotrombicula autumnalis (presente in mezzo alla vegetazione in campagna), Ctenocephalides felis e canis (le pulci del cane e del gatto) nonché diverse specie di zecca.
Per tutti questi parassiti l’infestazione avviene in genere per contatto con altri animali potenzialmente portatori o frequentazione di ambienti comuni oppure quando il coniglio venga mantenuto all’esterno, in giardino o in campagna, senza le debite precauzioni.
Mosche e loro larve, pappataci e zanzare non sono particolarmente specie-specifiche, pertanto raramente fanno distinzione tra un animale e l’altro, ed il coniglio rientra quindi tra i loro possibili bersagli.
Come proteggere il coniglio dai parassiti esterni
Purtroppo non sempre le ectoparassitosi sono immediatamente evidenti, soprattutto nel caso di infestazioni molto lievi o in fase iniziale, come avviene ad esempio per diverse acariasi per le quali il coniglio può essere già infestato al momento dell’acquisto, magari come conseguenza di scarsa igiene dell’allevamento o del negozio entro il quale, molto spesso, si ha convivenza a stretto contatto di più specie animali.
Anche in virtù di questa considerazione, assume molta importanza la visita post-acquisto del coniglio nella quale il medico veterinario potrà verificare, oltre allo stato generale di salute, l’eventuale presenza di ectoparassitosi che possono essere sfuggiti alla prima osservazione, prescrivendo un adeguato trattamento onde evitare problemi futuri.
È necessario scegliere con cura l’antiparassitario, in quanto non sono molte le molecole registrate per l’utilizzo nel coniglio ed alcuni prodotti di largo uso nel cane e nel gatto possono risultare estremamente tossici in questa specie.