Come dare una medicina per bocca a un coniglio?

Può succedere che il nostro coniglio abbia bisogno di essere sottoposto a una terapia orale a casa: riuscirò a “convincerlo” a prendere la medicina per bocca? Vediamo insieme come farlo nella maniera meno traumatica possibile.

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A cura di: Dott.ssa Linda Sartini, Dott. Cristiano Papeschi

coniglio medicina
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Come convincere un coniglio a prendere una medicina per bocca, pillola o pastiglia, o che sia?

Sì, perché vogliamo augurare sempre la massima felicità e salute ai vostri conigli, ma potrebbe arrivare il momento in cui sarà necessario sottoporlo a terapie prescritte dal veterinario che richiedono la somministrazione orale di farmaci da fare a casa.

Con tutti i dubbi di essere in grado di persuadere il coniglio a prendere una medicina per bocca.

Ecco qualche consiglio per riuscire felicemente nell’impresa.

Un piccolo paziente ribelle

Nonostante la buona volontà e il coraggio del proprietario, non sempre il paziente rende la vita facile.

Anzi, al contrario è più probabile che il coniglio si dimeni e si ribelli con tutti i rischi del caso, poiché questo pet in genere non ha piacere che si “armeggi” intorno alla sua bocca.

Il successo, ma soprattutto la facilità nell’eseguire la procedura, dipende dal carattere, dal temperamento e dalla fiducia che nutre verso il suo umano.

Ma anche dalla sicurezza e tranquillità che questo riesce a infondergli.

coniglio medicina veterinario

Dal veterinario sembra tutto così semplice…

Il Medico veterinario conosce bene la tecnica e i suoi segreti.

Pertanto, quando la somministrazione viene eseguita in ambulatorio o in clinica, tutto sembra semplice e fattibile e raramente il professionista fallisce nel suo intento.

Al momento di ripetere l’operazione a casa, però inizia la tragedia!

Molto dipende dall’inesperienza, ma la maggior parte della colpa dell’insuccesso è legata alla scarsa collaborazione del paziente.

Il pet, infatti, quando viene il momento, si agita, scalcia, fugge o tenta di mordere la siringa, con conseguente grande stress per tutti ed elevata probabilità di rinuncia, senza contare alcuni rischi per entrambi.

Come somministrare una medicina per bocca a un coniglio

Per somministrare un prodotto liquido per via orale serve prima di tutto una siringa senza ago.

Deve essere di volume adatto a contenere l’intera quantità di farmaco e l’eventuale “aggiunta” di altre sostanze utili per rendere più gradevole l’assunzione della terapia.

Un farmaco in formulazione liquida è solitamente già pronto per l’utilizzo.

Spesso la confezione contiene già la siringa dosatrice, che può essere riutilizzata previa accurata pulizia.

Se invece dobbiamo somministrare una compressa, questa dovrà prima essere ridotta in polvere e sciolta con cura in acqua.

La parte terminale della siringa (cono) priva di ago deve essere inserita lateralmente all’angolo tra il labbro superiore e quello inferiore.

A questo livello vi è un ampio spazio denominato “diastema” privo di denti.

Il coniglio non possiede canini e pertanto tra l’incisivo e i primi molariformi si viene a creare uno spazio “vuoto” che consente un facile accesso alla cavità orale.

Mantenendo la direzione del cono della siringa verso la nuca è possibile iniziare a spingere lo stantuffo (non troppo velocemente!), facendo defluire il suo contenuto.

Come tenere il coniglio per dargli una medicina

Se il coniglio è collaborativo e gradisce l’operazione, è possibile somministrare il farmaco anche lasciando l’animale sul pavimento senza contenimento.

Se si dimostra diffidente o tenta di fuggire e sottrarsi lo si potrà tenere in grembo, sul letto, su un tavolo o un piano rialzato, cercando di limitarne i movimenti.

A quel punto si dovrà fare molta attenzione a non lasciarlo incustodito, poiché potrebbe scappare via e lanciarsi nel vuoto.

coniglio in braccio

Se si dispone di un valido aiutante si potrà provare, mantenendo una mano sul posteriore per evitare che indietreggi, a coprire i suoi occhi con una mano.

Sempre avendo a disposizione un assistente, in alternativa, si può provare a far tenere il coniglio in sospensione verticale con la schiena rivolta verso il petto di chi lo contiene.

L’aiutante dovrà utilizzare una mano per sostenere il posteriore e l’altra per abbracciare il torace, evitando così cadute e “colpi di reni” molto pericolosi.

In tal modo noi potremo disporre di entrambe le mani per tenere ferma la testa e inserire la siringa all’interno della cavità orale.

Ancora, sia che si disponga di un un assistente oppure no, potremo avvolgere il corpo del paziente in un asciugamano (senza stringere troppo!).

Così si può bloccare delicatamente sia gli arti anteriori che quelli posteriori, lasciando fuori solo la testa.

Importante: mai somministrare un farmaco mantenendo il coniglio supino o con la testa rivolta all’indietro.

In questo modo le probabilità di spingere il liquido in trachea, provocando soffocamento o polmonite ab ingestis, sono elevatissime.

Confondiamo il paziente con qualcosa di gustoso

Alcuni farmaci formulati per la somministrazione orale sono aromatizzati, mentre altri hanno un sapore neutro o addirittura sgradevole.

Per convincere più facilmente il nostro pet che quello che gli stiamo proponendo è un premio e non un supplizio possiamo mescolare il farmaco con qualcosa di buono, come ad esempio del succo o della purea di frutta o del pellettato sciolto.

Volumi di liquido o piccole quantità di polvere possono addirittura essere amalgamati con qualcosa di gradevole fino a crearne dei ghiotti bocconcini, il che ci eviterebbe di doverlo contenere per somministrargli il prodotto in siringa.

Qualora diventasse gradito, il momento della terapia potrebbe addirittura trasformarsi in un appuntamento piacevole.

Nel caso di alcuni farmaci, molti pazienti hanno dimostrato di accettarli volentieri come fossero una leccornia!

La calma prima di tutto

Il coniglio si spaventa e si stressa facilmente, questo è ben noto, ma anche il proprietario!

Pertanto è importante eseguire la procedura di somministrazione del farmaco nella maniera più tranquilla possibile.

Bisogna mantenere la calma noi prima di tutto, senza innervosirsi, usando un tono dolce e scegliendo un luogo tranquillo dove “operare” nella massima serenità.

Un premio alla fine ci sta sempre bene

Un consiglio pratico: al termine della procedura offrite sempre un premio al vostro coniglio.

In questo modo dimenticherà quello che è successo o associerà quel momento a qualcosa di piacevole.

Tenere sempre tutto pronto

Prima di iniziare la procedura di somministrazione facciamo in modo di avere tutto il necessario già pronto e sotto mano.

Così si eviterà di dover andare a cercare in giro per casa quello che manca, allungando i tempi e rischiando di dover lasciare il coniglio, che ormai era già in posizione di contenimento o avvolto nell’asciugamano.

coniglio medicina siringa

Perché non abituarlo un pochino in anticipo?

Proviamo a lanciare una provocazione: dal momento che, prima o poi, si presenterà la necessità di dover somministrare qualcosa al nostro amico a quattro zampe, perché non abituarlo fin da piccolo ad accettare la siringa?

Tanto, diciamocelo chiaramente, è un piacere sia per noi che per lui offrire e ricevere qualche “leccornia” quotidiana (nel caso di alimenti zuccherini come la frutta, ci raccomandiamo, sempre in piccole quantità!).

E se questa leccornia fosse proposta qualche volta con la siringa in modo che riconosca quell’oggetto come qualcosa di piacevole e parte della sua routine, come qualcosa di non sospetto, ma foriero di godimento?

Quando verrà il momento di somministrare un farmaco sarà tutto più semplice.

Rischi e complicazioni

Veniamo ai rischi di questa operazione. Con un po’ di pratica e la giusta manualità le probabilità di fare danni sono veramente minime, per non dire irrisorie.

Nel caso però di inesperienza e poca collaborazione del paziente, un minimo di insidie vanno tenute in considerazione.

Non dare la medicina al coniglio

Il primo rischio, ovviamente, è quello di dover rinunciare e non somministrare il farmaco necessario.

Purtroppo, però, se una terapia per via orale viene prescritta significa che è necessaria,

Quindi il non poter portare a termine la somministrazione non è una buona cosa!

Se il coniglio si agita durante la manipolazione e il contenimento non è sicuro, è probabile che il contenuto della siringa, quindi il farmaco, venga disperso e non ingerito.

Traumi

Si possono verificare anche situazioni più gravi come traumi o lesioni agli arti, alla spina dorsale, cadute dalle braccia del proprietario, spaventi eccessivi.

Come ultimo rischio, ma non per importanza, c’è la possibilità che il liquido vada “di traverso”, ovvero venga inalato finendo in trachea e nei polmoni con conseguente soffocamento o polmonite ab ingestis.

Morsi e graffi

Non dimentichiamo anche i (piccoli) rischi che può correre l’operatore: in alcuni casi qualche morso o graffio ci può anche scappare!

Rinuncia (eventualmente) sì, sospensione arbitraria della terapia no

Ok, ci siamo resi conto che, nonostante tutti i suggerimenti, non ce la possiamo fare: a questo punto?

Se il rischio di fare involontariamente del male al coniglio è troppo elevato, meglio non insistere.

In questo caso è consigliabile mettersi d’accordo per portare il paziente tutti i giorni per la somministrazione del farmaco dal veterinario.

Molto meglio che decidere di sospendere arbitrariamente la terapia per “impossibilità”, cosa da non fare mai per alcuna ragione, senza darne comunicazione al veterinario curante.

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