Cane guida per ciechi: chi sono e quali sono le razze coinvolte

Il cane guida per non vedenti è, senza ombra di dubbio, un valido aiuto e una vista a quattro zampe. Il valore del cane guida, però, non si può identificare solo con questo: il cane contribuisce al benessere della persona e a un miglioramento della sua qualità di vita.

0
cane guida per ciechi
Annuncio

Per i ciechi, il cane guida è una presenza continua e fonte di interazione, condivisione, stimolo e affetto. Il cane, in poche parole, contribuisce all’appagamento e al benessere della persona e quindi a un miglioramento della sua qualità di vita.

Il cane guida accompagna ovunque il suo “amico umano”

La persona non vedente, accompagnata dal proprio cane guida, può recarsi ovunque: andare al lavoro, a scuola, frequentare attività sociali e ricreative, accedere a tutti i luoghi pubblici e privati e utilizzare i mezzi pubblici.

Il valore del cane guida, però, non si può identificare solo con una conquistata maggiore autonomia, ma è molto di più.

Cane guida per ciechi, qual è la razza maggiormente utilizzata?

I primi cani che furono sistematicamente impiegati furono Pastori tedeschi perché considerata la razza da lavoro per eccellenza, più predisposta all’addestramento e per questo utilizzata in maniera preponderante anche nell’Esercito e dalle Forze dell’Ordine.

Con l’andare del tempo, invece, la scelta si è orientata su razze più socievoli quali Labrador retriever e Golden retriever.

Dalle percentuali indicate dalla Federazione nazionale cani guida per ciechi, oggi, le razze impiegate sono per il 70% Labrador retriever, per il 25% Golden retriever e per il rimanente 5% Pastore tedesco.

Negli ultimi dieci anni la scelta si è orientata verso queste razze non solo perché hanno un carattere più socievole, ma con il loro porsi e il loro aspetto simpatico vengono accettate meglio dalla popolazione.

Le scuole per diventare cani guida in Italia

Nel nostro Paese, la Scuola nazionale cani guida per ciechi di Scandicci, in Provincia di Firenze, fu istituita a Genova nel 1920 per iniziativa dell’Unione italiana per ciechi.

Nel 1959 prese il via a Limbiate, in provincia di Milano, il Centro cani guida Lions, per iniziativa di Maurizio Galimberti, ingegnere aeronautico e pilota d’aviazione rimasto cieco durante l’ultima Guerra mondiale a seguito di un incidente di volo.

Sempre nel nostro Paese, nel 2001, con la Legge regionale n. 4 del 30 aprile, la Regione Sicilia istituì a Messina il Centro regionale Hellen Keller dell’Unione italiana ciechi; e nel 2004, a Selvazzano Dentro, in provincia di Padova, nacque la Scuola triveneta cani guida.

Annuncio