I casi più frequenti di avvelenamento nel cane sono riconducibili all’ingestione di sostanze pericolose, mentre i soggetti che hanno manifestato sintomi di avvelenamento in seguito a contatto cutaneo o inalazione sono decisamente meno numerosi.
Le innumerevoli sostanze, che possono avvelenare i nostri amici a quattro zampe, possono essere suddivise in quattro categorie, in base alla loro pericolosità.
È quindi possibile parlare di composti “estremamente velenosi”, “molto velenosi”, “velenosi” e “poco velenosi”, sempre considerando che il termine “velenoso” non ha un significato assolto, ma strettamente correlato alle caratteristiche proprie dell’animale (peso, condizioni generali di salute, patologie preesistenti etc.) e alla dose assunta.
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Classifica delle cause più frequenti di avvelenamento nel cane
In base ai dati disponibili in letteratura, la maggior parte degli avvelenamenti sono causati dalle sostanze chimiche utilizzate in agricoltura o per il giardinaggio, categoria che comprende i prodotti destinati alla lotta contro i roditori (ratti, topi) e gli insetti.
Al secondo posto troviamo i farmaci (ad uso umano o veterinario), che possono essere ingeriti dal cane quando vengono dimenticati o riposti in loghi facilmente accessibili o quanto è lo stesso proprietario a somministrarli.
Sono stati descritti casi di intossicazione da psicofarmaci, antidolorifici e prodotti farmaceutici destinati alla cura o al controllo di patologie cardiocircolatorie.
In classifica, si trovano poi le piante velenose e i prodotti ad uso casalingo, mentre i casi riconducibili a morsi e punture di animali velenosi o all’ingestione di droghe, alimenti e prodotti destinati alla cura del corpo sono relativamente meno frequenti.
Cosa fare in caso di avvelenamento del cane?
In caso di dubbio di avvenuta contaminazione e/o ingestione di un prodotto da parte di un animale, è importante consultare al più presto il proprio Medico Veterinario di fiducia, avendo cura di descrivere quanto accaduto, portando se possibile la sostanza o il prodotto ingerito e senza tralasciare particolari che potrebbero risultare insignificanti per il proprietario, ma molto importanti per il Medico Veterinario al fine di intraprendere la terapia migliore.
