Ogni specie ha elaborato strategie ben precise di riconoscimento tra i due sessi grazie all’emissione di particolari segnali al fine di indurre l’accoppiamento nel momento fisiologico più opportuno per il successo riproduttivo.
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Riconoscimento tra i due sessi nel cane e nel gatto
Tra i mammiferi, il cane e il gatto in genere usano prevalentemente gli odori (feromoni) per il riconoscimento del partner e per l’attrazione sessuale con la produzione accessoria di suoni e atteggiamenti posturali e mimico-espressivi usati come segnalazioni prima e durante il corteggiamento.
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È chiaro che i segnali distintivi sono selezionati in modo da stimolare massimamente gli organi di senso propri dell’animale.
E negli altri animali?
Negli uccelli notturni, negli anfibi anuri e negli insetti sono prevalenti invece, i segnali acustici e chimici.
La fase del riconoscimento del partner è talmente fondamentale che spesso gli animali appartenenti agli ordini citati possono usare anche altri segnali insieme a quelli principali in ben precisi fasi del processo riproduttivo.
Perché è importante il riconoscimento tra i due sessi?
L’esigenza di sintonizzarsi su un esatto corredo di segnali per favorire l’incontro tra i due partner e i preliminari di un possibile accoppiamento, nasce dalla necessità di superare l’aggressività intraspecifica.
I maschi hanno sviluppato una serie di atteggiamenti, odori, vocalizzazioni e movimenti che permettono alle femmine di riconoscerli come maschi potenziali partner e non come un pericolo per l’incolumità individuale.
Tuttavia, nel maschio, a volte si può osservare una combinazione di elementi propri del comportamento sessuale con altri tipici della minaccia, dell’aggressione e dell’attacco.
Un esempio è il morso del gatto maschio alla femmina durante la monta, e sempre in quest’ultimo, la complessa sequenza di atteggiamenti posturali e i veri e propri canti durante il corteggiamento.