Rettili vivi sui social: attenzione al commercio illegale.

Più di 2.200 annunci su oltre 90 gruppi solo negli ultimi tre mesi.

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Internet e i canali online sono sempre più spesso utilizzati per traffici illeciti e il commercio di serpenti e rettili vivi sui social.

In alcuni paesi, come le Filippine ad esempio, Facebook si trasforma in un mercato per la compravendita di alcune tra le specie più rare e pericolose, come ad esempio tartarughe e coccodrilli.

Questi dati sono stati resi noti da un recente studio dell’organizzazione internazionale Traffic.

Quanti sono gli annunci di rettili vivi sui social?

Durante un’analisi su Facebook durata tre mesi è stato possibile trovare più di 2.200 annunci di rettili in oltre 90 gruppi tematici, dove è stata evidenziata una rapida crescita degli iscritti (circa l’11%).

Almeno 5 mila esemplari sono stati contati all’interno dei post e dei contenuti pubblicati.

Questi dati evidenziano come “i social media siano diventati il nuovo epicentro del commercio delle specie selvatiche”, ponendo un forte interrogativo sulle misure di controllo dei contenuti inserite all’interno di queste piattaforme ormai non più così nuove.

In questo periodo Facebook e le altre piattaforme digitali si stanno concentrando molto sull’arginare il fenomeno delle fake news, ma bisogna ricordare che non è l’unico aspetto da considerare.

Alla fine il lavoro più importante spetta sempre all’utente finale, che deve segnalare comportamenti scorretti e pratiche illegali quando ne trova.

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