Centinaia di delfini morti per esplosioni o spiaggiati per i sonar militari

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    Sono centinaia i delfini trovati morti sulle spiagge del Mar Nero, non solo in Ucraina, ma in tutti i Paesi che si affacciano su quel mare.

    Lo denuncia (e lo documenta) Atanas Rusev della campagna bulgara “Save the dolphins”.

    Sulla pagina Facebook (attenzione: immagini forti!) sono pubblicate diverse decine di foto che testimoniano la strage di cetacei nell’area.

    Delfini morti o spiaggiati a causa del conflitto in Ucraina

    Secondo Rusev, i delfini muoiono per due ragioni.

    Sono uccisi da bombe fatte esplodere in acqua e la prova sta nel gran numero di ustioni mortali trovate su alcuni di questi magnifici animali marini.

    Oppure i sonar militari particolarmente intensi, diffusi e frequenti a causa del conflitto bellico in corso.

    In questo ultimo caso, i delfini perdono l’orientamento in mare e finiscono spiaggiati ancora vivi oppure muoiono di fame.

    Non c’è modo di aiutare i delfini in queste condizioni”, scrive Rusev.

    Oltre ad essere stati gravemente feriti dalle esplosioni e dagli attacchi sonori, hanno perso i loro organi di orientamento, e sono morti di fame per più di 10 giorni.

    Spesso la causa della morte è l’ipotermia, perché lo strato di grasso sotto la pelle diminuisce notevolmente e non garantisce più la normale regolazione della temperatura dell’acqua fredda.

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