I sonar militari minacciano la vita delle specie marine

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    Sulla prestigiosa rivista londinese “Veterinary Record” è stato pubblicato un’articolo sull’impatto che i sistemi navali sonar hanno sulle specie marine.

    Lo hanno firmato Giovanni Di Guardo, già professore presso la Facoltà di Veterinaria di Teramo, il prof. Antonio Fernández e il dr. Paul D Jepson dell’Università spagnola di Las Palmas de Gran Canaria, Arucas, Las Palmas, Gran Canaria, Canary Islands.

    Morti di specie marine a causa dei sonar militari?

    Esattamente 20 anni fa, nell’Arcipelago delle Isole Canarie, si verificò uno spiaggiamento di massa di zifidi, cetacei capaci di immergersi fino a 2.000 metri di profondità.

    Tale evento occorse in stretta connessione spazio-temporale con un’esercitazione della marina militare statunitense, durante la quale era stato fatto ricorso all’utilizzo di dispositivi sonar.

    L’equipe del Professor Antonio Fernández fu in grado di dimostrare, di lì a breve, il ruolo delle onde rilasciate dai sonar quale causa dell’evento.

    Dallo studio emerse una “sindrome embolica gassoso-lipidica” – condizione patologica simile alla “malattia da decompressione” dei sommozzatori – aveva interessato gli zifidi spiaggiatisi in massa alle Isole Canarie.

    Destano quindi fondati motivi di preoccupazione, al riguardo, le esercitazioni militari recentemente condotte in acque mediterranee.

    Così come quelle in corso di svolgimento e/o programmate nelle acque norvegesi ed asiatiche, che risulterebbero accomunate fra loro dall’impiego di dispositivi sonar.

    Il prof. Antonio Fernández, il dr. Paul D. Jepson e il professor Giovanni Di Guardo concludono che:

    Stiamo parlando, infatti, di specie e popolazioni animali oltremodo vulnerabili e sempre più minacciate per mano dell’uomo.

    Vivono all’interno di sempre più fragili e perturbati ecosistemi marini.”

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