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L’obesità nel gatto è una forma di malnutrizione sempre più frequente e colpisce il 20-40% dei gatti domestici di tutto il mondo.
- In genere colpa dell’obesità nel gatto viene attribuita all’alimentazione, troppo abbondante o troppo ricca. In altri casi gli squilibri alimentari derivano dalla scarsa conoscenza della fisiologia del gatto e quindi dalla convinzione che qualche bocconcino extra non possa certo essere pericoloso ma solo appagante per il felino, con conseguente eccessiva assunzione di determinati principi nutritivi.
- Si indica come sovrappeso un aumento ponderale del 10-15% e come obesità un aumento superiore al 20%.Il bisogno energetico di un felino adulto sedentario è di 60 kcal di energia metabolizzabile per chilo al giorno. La castrazione porta questo bisogno a 40-50 kcal per chilogrammo di peso.
- È importante ridurre l’assunzione di calorie più che il tenore di grassi: la diminuzione del contenuto lipidico ha l’effetto di determinare un calo della densità energetica del cibo ma questo si può ottenere con l’aumento del contenuto di fibra e di acqua, riducendo al minimo qualsiasi perdita di massa magra, evitando la carenza di amminoacidi essenziali.
- Particolare attenzione bisogna riservare ai gatti anziani: devono ricevere un’alimentazione completa ed equilibrata, di buona qualità.
Se l’animale è in buone condizioni di salute e non necessita di un’alimentazione dietetica specifica, la razione può essere semplicemente adattata al peso e al livello d’attività. - Con uno stile di vita più sedentario, questi gatti tendono a ingrassare e, di conseguenza, può essere indicato un ridotto apporto di calorie.
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