Morso del gatto? Più pericoloso di quello del cane

Le zoonosi sono malattie che possono essere trasmesse dagli animali all’uomo. Per questo, oltre a seguire le regole base quando si vive con un gatto (come il lavarsi le mani se lo si tocca), è molto importante non sottovalutare un semplice morso o graffio in quanto potrebbero far insorgere serie infezioni.

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morso del gatto
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Il morso del gatto è più pericoloso di quello del cane perché le lesioni sono meno visibili e spesso non ben disinfettate. Difatti, in caso di graffi o morsi, è molto importante lavare subito la ferita con acqua e sapone e disinfettarla; inoltre, se necessario, consultare sempre il medico.

In generale, le regole base da seguire quando si vive con un gatto sono lavarsi le mani se lo si tocca, prima di mangiare, fumare, o toccare le lenti a contatto e dopo aver maneggiato le scodelle, il trasportino, le cassettine igieniche.

L’ambiente dove vive il gatto va tenuto sempre pulito e la cassettina igienica va posizionata all’aperto o in bagno.

La lettiera va pulita tutti i giorni, le scodelle pulite e lavate tutti i giorni e il cibo che non viene consumato va eliminato.

Chi maneggia la cassetta igienica per la pulizia della lettiera, dovrebbe usare dei guanti in lattice.

La cassetta igienica una volta a settimana, andrebbe svuotata, e lavata con acqua calda e candeggina.

Cat Scratch Disease, una malattia trasmessa dal morso o graffio di gatto

La Cat Scratch Disease o malattia da graffio nel gatto è una malattia infettiva causata dai batteri Gram-negativi Bartonella henselae e trasmessa all’uomo tramite morso o graffio del gatto.

La pulce del gatto trasmette l’infezione tra i gatti e quest’ultimi, a loro volta, possono trasmetterla all’uomo tramite graffi e/o morsi.

La sintomatologia consiste in febbre, astenia, nausea, splenomegalia, linfoadenomegalia, con linfonodi che possono ascessualizzare, in particolare quelli ascellari e sottomandibolari.

In seguito alla batteriemia, Bartonella henselae diffonde nelle zone più sensibili dell’organismo, causando valvulopatie e pericardite, soprattutto nei soggetti immunodepressi. Si stima che il 3% dei casi di pericardite siano dovute a questo batterio.

Le linee guida per ridurre il rischio prevedono profilassi antipulci permanente, non fare uscire il gatto per non avere contatti con altri soggetti, evitare morsi e graffi, lavare e disinfettare bene la ferita provocata dal gatto, evitare il contatto con la saliva.

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