Il suricato: un animale che si può tenere in casa come animale domestico

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A cura di: Dott. Kiumars Khadivi-Dinboli

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Uno dei suricati più famosi degli ultimi anni è certamente Timon, l’amico di Simba nel cartone animato di Walt Disney “Il re leone”. Il piccolo suricato timoroso e curioso del cartone animato è proprio come il suricato in natura.

Il suricato è un animale sociale e molto particolare, si può tenere in casa come animale domestico, ma può creare qualche inconveniente, per questo occorre conoscerlo molto bene ed informarsi attentamente prima dell’acquisto.

Vita in casa

Il suricato è un animale che può adattarsi alla vita domestica, anche se per tenerlo in casa occorre snaturalizzare alcuni suoi comportamenti.

Abbiamo detto che il suricato è un animale sociale, che ama stare in gruppo e che vive in grandi colonie.

Quindi, la prima cosa da fare per tenere un suricato in casa come animale domestico è prenderne solo uno, visto che mettendo insieme una coppia o un gruppo di individui tendono solitamente a diventare aggressivi e territoriali.

Il suricata dovrà essere abituato sin da piccolo a stare con l’uomo e dovrà essere separato dal gruppo di appartenenza in giovane età perché si abitui a stare in casa.

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Risorsa immagine: Depositphotos.

In casa si può tenere libero come un gattino, anche se è consigliabile avere una gabbia di medie dimensioni dove tenerlo durante la notte o in caso di necessità.

In generale in casa il suricato si comporta un po’ come un furetto, cerca di arrampicarsi, è curioso, si infila in ogni angolo e alcuni soggetti amano mordere i fili della corrente e gli oggetti di gomma dura.

Il suricato non ama uscire in mezzo alla confusione come il furetto, è più riservato e timoroso con gli estranei, ama uscire, ma in luoghi tranquilli e appartati, sempre con il padrone o con qualche persona del nucleo famigliare, che per il suricato diventano il branco di appartenenza.

Se preso piccolo il suricata diventa un vero e proprio membro della famiglia, a tutti gli effetti, ma tenderà ad essere aggressivo verso gli estranei, sia animali che persone che non conosce, che vedrà sempre come nemici o predatori del proprio “branco-famiglia”.

Alloggio di un suricato

Il suricata dovrà avere una cuccia in cui riposare e rifugiarsi, in generale la cuccia dovrà essere chiusa anche sopra, dovrà cioè essere simile ad una vera e propria tana.

Va bene una cassetta di legno di dimensioni 40 x 30 cm con un piccolo ingresso di 10 x 10 cm.

Nella cuccia si potranno mettere panni di lana, pile o cotone a seconda della stagione.

Può andare bene anche il fieno o la paglia, che assorbono gli odori.

Per il fatto che i suricati provengono da un ambiente caldo ed amano prendere il sole nella gabbia o in una zona della casa a lui riservata dovrà essere posta una lampada riscaldante per aumentare le temperature ambientali, sopratutto nella stagione fredda.

Convivenza con altri animaliI

La convivenza del suricata con gli altri animali domestici è un po’ complessa: il suricato dovrà essere inserito nell’ambiente domestico da cucciolo ed in generale imparerà a convivere con cani, gatti e furetti esistenti nella casa, ma sarà praticamente molto difficile inserire in famiglia un nuovo animale, di qualsiasi specie, una volta che il suricato diventerà adulto.

Il gatto in generale tende ad evitare il suricato, mentre il cane, se ben socializzato ed abituato a convivere con altri piccoli animali, può diventare amico del suricato.

Con il furetto l’approccio è un po’ più difficile, perché il suricato è molto circospetto e timoroso, mentre il furetto è irruento e curioso.

I piccoli roditori non possono convivere con il suricato, che tenderà a vederli come prede.

Legislazione

Per il momento in Italia non esiste una legislazione appositamente studiata per il suricata.

È permesso tenerlo in casa come pet senza permessi o certificazioni specifiche.

È sempre bene avere un Medico veterinario esperto in esotici per effettuare visite di controllo annuali sullo stato di salute dell’animale.

La vaccinazione raccomandata è contro cimurro, adenovirus canina, leptospirosi e panleucopenia felina, e dove è necessario, antirabbica.

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