Il carcinoma o adenocarcinoma della tiroide rappresenta il 90% dei tumori tiroidei del cane.
Questa neoplasia colpisce soprattutto i cani adulti e anziani, con età di insorgenza tra i 10 e i 15 anni.
Le razze maggiormente predisposte sono quelle di taglia medio-grande e, in particolare, Siberian husky, Golden retriever e Beagle.
Non è stata evidenziata una predisposizione di sesso.
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Origine, fattori di rischio e sviluppo del carcinoma tiroideo canino
I carcinomi tiroidei possono essere di diversa origine.
Possono infatti interessare le cellule parafollicolari C deputate alla sintesi di calcitonina (ormone che regola i livelli plasmatici di calcio e fosforo) oppure le cellule follicolari della tiroide deputate alla sintesi degli ormoni tiroidei T3 e T4.
Nel cane gli unici fattori di rischio evidenziati sono l’ipotiroidismo e l’esposizione a radiazioni ionizzanti.
I carcinomi tiroidei nel cane si presentano generalmente come voluminose masse solide con frequente estensione alle strutture adiacenti come esofago, trachea, muscolatura cervicale, nervi e vasi.
Questo tipo di tumore può creare metastasi a livello di polmoni e linfonodi regionali, ma anche di vena giugulare, fegato, ghiandole surrenali, reni, base del cuore, milza, ossa, midollo osseo, prostata, cervello, scheletro e midollo spinale.
Nel cane le metastasi sono 16 volte più frequenti nei carcinomi della tiroide bilaterali rispetto a quelli monolaterali.
Segni clinici del carcinoma alla tiroide nel cane
I cani con carcinoma tiroideo presentano generalmente una massa palpabile nella regione cervicale, non dolente.
La massa è unilaterale nel 64% dei cani e bilaterale nel 36% dei cani.
Altri segni clinici possono derivare dalla compressione o dall’invasione dei tessuti circostanti.
Includono quindi tosse, respirazione difficoltosa, difficoltà a deglutire, perdita di peso, svogliatezza, vomito, rigurgito, anoressia ed edema facciale.
I cani con carcinoma tiroideo secernente possono inoltre presentare segni clinici dovuti all’ipertiroidismo.
Ad esempio perdita di peso, poliuria/polidipsia, polifagia, diarrea, irrequietezza, tachicardia, intolleranza al caldo, tremori e debolezza generale.
La terapia del carcinoma della tiroide nel cane
Esistono nel cane diverse modalità di trattamento dei tumori tiroidei: l’eliminazione chirurgica della massa tumorale, la radioterapia e la chemioterapia.
La scelta del trattamento è valutata dal Medico veterinario in base a diversi fattori tra cui la grandezza della massa, la sua vascolarizzazione e la sua invasività.
Chirurgia
La chirurgia è il trattamento d’elezione in caso di tumori mobili, non invasivi, ben circoscritti e in assenza di metastasi.
In caso di tumori invasivi invece spesso non è possibile ottenere un’eliminazione chirurgica completa del tumore.
Di conseguenza non è indicato effettuarla a meno che non sia necessaria per ridurre i segni clinici dovuti alla compressione della massa.
Radioterapia
La radioterapia è un trattamento utilizzato in caso di neoplasia invasiva non asportabile, recidiva locale, presenza di tumore residuo dopo chirurgia o presenza di metastasi a distanza.
L’obiettivo è quello di ottenere una remissione della sintomatologia clinica e una remissione parziale della neoplasia.
Chemioterapia
La chemioterapia è utilizza quando la rimozione chirurgica o la radioterapia non sono state sufficienti, quando c’è un elevato rischio di sviluppare metastasi e in presenza di invasività locale e metastasi.