Anche gli uccelli da compagnia soffrono di patologie cardiache: secondo recenti studi nel 10% dei pappagalli da compagnia sono state riscontrate disfunzioni cardiache o vasali. Difficili da diagnosticare e ancora oggetto di studio sono però da tenere presenti tra le diagnosi differenziali soprattutto in caso di intolleranze allo sforzo, respirazioni affannose, problemi vascolari.
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Patologie cardiache, quali specie di uccelli sono più colpite?
Negli uccelli selvatici non sono ad ora state dimostrate patologie cardiache, del resto un animale intollerante allo sforzo che richiede il volo, con evidenti problemi di ossigenazione o debole, sarebbe ben presto predato.
Nei pappagalli da compagnia, invece, l’abbondanza di cibo, spesso non proprio salutare, la vita in gabbia, la longevità favoriscono la comparsa di lesioni all’apparato circolatorio.
Le specie in cui sono state osservati casi di aterosclerosi dei grossi vasi, insufficienza cardiaca, cardiomegalia sono cinerini, amazona, ondulati, calopsite, ma tutte le specie possono comunque essere colpite. Così pure altre specie domestiche e selvatiche come polli, anatre, falchi utilizzati in falconeria.
Un apparato circolatorio e un cuore speciale
L’apparato circolatorio degli uccelli è adattato al metabolismo rapido di questi animali che bruciano e quindi devono introdurre e distribuire velocemente notevoli quantità di ossigeno.
Il cuore degli uccelli è relativamente grande, suddiviso in 4 camere, posizionato tra polmoni, sterno, fegato. Gli uccelli infatti non hanno un diaframma che divida la cavità toracica dall’addome, il cuore si trova quindi a stretto contatto con i lobi epatici oltre che polmoni e sacchi aerei.
Una infezione in un altro comparto può facilmente coinvolgere la muscolatura cardiaca e indurre una grave miosite. Gli uccelli possiedono una aorta posizionata però a destra, due vene cave craniali, una gittata e quindi una pressione superiore.
Quando sospettare un problema cardiaco?
La vita attiva (possibilità di volare liberi), la dieta adeguata per la specie (ridotta in grassi saturi), la corretta ossigenazione sono essenziali per una vita sana e quindi anche un cuore sano.
Se il pappagallo mostra una progressiva riluttanza a volare, respirazione a becco aperto, strani “svenimenti” (sincopi), addome aumentato di volume (presenza di liquido ascitico), cianosi, problemi vascolari alle dita o strane deplumazioni agli arti devono insospettire il proprietario e rivolgersi il prima possibile al medico veterinario.
Uccelli che vivono costantemente in gabbia o in spazi ridotti possono non dimostrare la malattia per tantissimo tempo, fino alla fine con un repentino peggioramento o la morte improvvisa.
Attenzione anche a tossine e alimenti
Alcuni alimenti o farmaci possono causare insufficienza cardiaca o gravi aritmie come ad esempio avocado, caffè, cioccolato, alcool …. quindi attenzione “al fai da te” e alle sostanze o piante potenzialmente tossiche nelle case.