Brexit, quali sono le conseguenze per i viaggi con cane e gatto?

Se le norme per chi entra nel Regno Unito col proprio pet in provenienza dall’Unione Europea rimangono invariate, con l’entrata in vigore della Brexit i proprietari di animali britannici devono seguire formalità più dure per viaggiare nell’UE.

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A partire dal 1 gennaio 2021, il Regno Unito è diventato un Paese terzo in quanto è uscito dall’Unione europea (Brexit). Pertanto, per gli spostamenti e i viaggi con gli animali domestici – come cane, gatto e furetto – tra la Gran Bretagna (Inghilterra, Scozia, Galles e Isole di Man, Jersey e Guernsey) e Unione Europea (UE) si applicano nuove regole.

Le norme europee in materia di movimenti non commerciali di animali domestici all’interno dell’UE continuano invece a rimanere in vigore per l’Irlanda del Nord.

Dalla Gran Bretagna all’UE

Un viaggiatore residente in Gran Bretagna e che viaggia con il suo animale (cane, gatto o furetto) non può più entrare nel territorio dell’UE con un passaporto europeo per animali da compagnia rilasciato in Gran Bretagna (questi documenti non sono più validi).

Deve, invece, rispettare tutte le seguenti condizioni sanitarie definite dal Regolamento del 12 giugno 2013, relativo all’importazione di animali da compagnia provenienti da Paesi terzi:

  • gli animali devono essere identificati con microchip o tatuaggio chiaramente leggibile realizzato prima del 3 luglio 2011;
  • devono essere coperti da vaccinazione antirabbica effettuata conformemente alle norme: somministrazione posteriore all’identificazione, effettuata dopo le 12 settimane di età, che sia effettiva 21 giorni dopo la prima somministrazione (la durata dell’immunità protettiva è quella specificata nell’autorizzazione all’immissione in commercio del Paese in cui il vaccino è stato somministrato);
  • possedere un certificato sanitario individuale stilato per ogni viaggio da un veterinario ufficiale del Regno Unito, accompagnato da una certificazione che confermi la vaccinazione contro la rabbia e da un documento che attesti l’identificazione dell’animale.

Il certificato sanitario è valido per un periodo di 10 giorni dalla data di rilascio e deve essere presentato in occasione dei controlli di frontiera durante questo periodo.

Il certificato sanitario è valido nel territorio dell’UE e dell’Irlanda del Nord per un periodo di quattro mesi.

Dalla Gran Bretagna all’UE per un cittadino europeo

Un viaggiatore che risiede nell’Unione Europea (o Irlanda del Nord) e trasporta un cane, un gatto o un furetto di ritorno nell’UE dopo un soggiorno temporaneo in Gran Bretagna deve portare con sé un passaporto europeo per ogni animale.

cane

Questo passaporto deve certificare che l’animale titolare ha una vaccinazione antirabbica valida, effettuata nell’UE, e dovrà essere presentato in occasione dei controlli di frontiera.

Se la vaccinazione antirabbica (o il richiamo) di un animale con passaporto rilasciato in uno dei 27 Paesi dell’UE è stata effettuata in Gran Bretagna dopo il 1° gennaio 2021, il proprietario dovrà fornire un certificato sanitario firmato dai servizi veterinari britannici.

Dalla UE alla Gran Bretagna

Per quanto riguarda i movimenti animali domestici in provenienza dall’UE e aventi per destinazione il Regno Unito, secondo quanto sostenuto dalle autorità britanniche questo non sarà soggetto a modifiche immediate nel 2021.

Quando proviene dall’UE l’animale deve soddisfare i seguenti requisiti:

  • essere identificato: mediante microchip o tatuaggio leggibile apposto prima del 3 luglio 2011;
  • possedere un passaporto per animali da compagnia o avere un certificato veterinario ufficiale di un Paese terzo;
  • essere vaccinato contro la rabbia in modo corretto: animale di almeno 12 settimane per poter ricevere la prima dose di vaccino contro rabbia. La protezione e la validità del vaccino si ottengono dopo almeno 21 giorni dalla somministrazione;
  • essere stato sottoposto a un trattamento contro la tenia (Echinococcus) tra le 24 e le 120 ore prima dell’arrivo, registrato sul passaporto dal veterinario che lo ha somministrato;
  • non entrare in territorio britannico con un viaggio su un natante privato.

Naturalmente, prima di partire per un qualsiasi viaggio, è sempre consigliato rivolgersi al proprio medico veterinario di fiducia per controllare lo stato di salute del proprio pet e ricevere tutte le indicazioni del caso!

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