
Alcuni Paesi europei ed extraeuropei applicano limitazioni all’ingresso e/o al transito sul proprio territorio ai cani di razza ritenuti potenzialmente pericolosi.
È sempre consigliabile quindi informarsi in anticipo, perché le regole possono essere molto severe, richiedere una serie di documenti e adempimenti in aggiunta al possesso del Passaporto e delle certificazioni sanitarie.
In alcuni casi, è stabilito un divieto assoluto d’ingresso.
Le sanzioni per inosservanza possono essere gravi.
Indice dei contenuti
Regole e limiti per i cani pericolosi in alcuni paesi europei
Vediamo quindi alcuni esempi di paesi europei che limitano il transito sul loro territorio di cani appartenenti a razze ritenute potenzialmente pericolose.
Francia
I cani considerati potenzialmente pericolosi per impostazione predefinita (articolo L211-11 del Codice rurale e della pesca marittima) sono distinti dalla legge in due categorie:
- cani da attacco (1a categoria), privi di pedigree e assimilabili per caratteristiche morfologiche alla tipologia Pitbull e incroci con l’American Staffordshire terrier, Boerbull e incroci con il Mastiff, incroci con la razza Tosa;
- cani da guardia e da difesa (2a categoria), registrati in un libro genealogico riconosciuto dal Ministero dell’Agricoltura francese e di razza American Staffordshire terrier, di razza Tosa; Rottweiler, incroci assimilabili morfologicamente ai Rottweiler, senza pedigree.
Per i cani della prima categoria è vietata qualsiasi acquisizione, cessione a titolo oneroso o gratuito, importazione e introduzione nel territorio francese; la trasgressione al divieto è considerata un reato, punibile con 6 mesi di reclusione e € 15.000,00 di multa.
Lo stesso divieto è esteso ai turisti, anche se solo di passaggio.
Per i cani della seconda categoria valgono le restrizioni previste per i cittadini francesi, che comprendono, oltre all’iscrizione a un Libro genealogico, il conseguimento di un attestato di idoneità alla conduzione di quel tipo di cane da parte del proprietario (Permis de détention), rilasciato in seguito a una valutazione comportamentale del singolo cane effettuata esclusivamente da un veterinario abilitato e iscritto nella apposita lista prefettoriale di uno dei dipartimenti francesi, una specifica assicurazione di responsabilità civile, l’uso continuo di guinzaglio e museruola al di fuori della proprietà privata.
I cani che appartengono alla seconda categoria devono essere tenuti al guinzaglio da una persona maggiorenne.
Insomma, la Francia rende molto difficile la possibilità di portare con sé questi cani, per i cittadini stranieri che intendono soggiornare o transitare nel Paese.
Germania
Le regole variano nei diversi Länder. Tuttavia, in linea generale, ai turisti sono consentiti l’ingresso e la detenzione temporanea del proprio cane, anche appartenente a razze potenzialmente pericolose, se soggiornano in Germania per non più di 4 settimane.
Questo purché in possesso di: certificato di origine/razza, certificato di vaccinazioni aggiornate e certificato comportamentale (rilasciato dopo una prova caratteriale) redatti da un Medico veterinario.
Regno Unito
Nel Regno Unito è vietato il possesso di alcune razze di cani: Pitbull terrier, Tosa Inu, Dogo Argentino, Fila Brazileiro, XL Bully (vietato in Inghilterra e Galles).
I cani appartenenti a queste razze o loro incroci non possono nemmeno essere introdotti nel Regno Unito.
A chi possiede uno di questi cani o se si è in dubbio sulla relativa razza (nel caso di incroci) si consiglia di non portarlo in Gran Bretagna.
In caso di trasgressione al divieto, i proprietari possono essere perseguiti legalmente e gli animali sequestrati o persino soppressi.
Spagna
In Spagna, sono considerate pericolose le razze seguenti: Pitbull Terrier, Staffordshire Bull Terrier, American Staffordshire Terrier, Rottweiler, Dogo Argentino, Fila Brasileiro, Tosa Inu e Akita Inu.
Anche i loro incroci sono considerati potenzialmente pericolosi.
Poiché le condizioni e restrizioni per la detenzione variano da regione a regione e sono soggette ad aggiornamenti, è importante informarsi prima di partire.
Inoltre, in linea generale, può essere vietato l’accesso con i cani sui mezzi di trasporto pubblico e nelle spiagge.
Cosa fare prima di un viaggio con un cane appartenente a razze soggette a restrizione
Prima di mettersi in viaggio con cani appartenenti a razze potenzialmente soggette a restrizioni, è sempre raccomandabile:
- contattare l’ambasciata o il consolato del Paese di destinazione;
- consultare i siti ufficiali dei servizi veterinari locali;
- valutare attentamente le condizioni di reingresso in Italia (eventuali quarantene o certificazioni aggiuntive).