Segugio italiano

    Razza canina molto antica, il Segugio italiano è riconosciuto dall’ENCI nelle due varietà, a pelo raso e a pelo forte, come “razze” a sé stanti. Vediamo quali sono le sue caratteristiche.

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    Segugio italiano pelo raso
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    Il Segugio italiano è una razza italiana molto popolare per essere insuperabile nella difficile caccia alla lepre ed esiste in due varietà con standard distinti: a pelo raso e a pelo forte.

    L’attitudine venatoria associata alla struttura morfologica ben proporzionata con una perfetta armonia delle masse muscolari permette ad entrambe le razze una capacità instancabile nell’inseguire senza sosta la selvaggina.

    Approfondiamo di più le peculiarità di questi segugi nostrani dalla voce risonante e armoniosa.

    Origine del Segugio italiano

    Il Segugio italiano è una razza canina molto antica rimasta quasi invariata nelle sue linee anatomiche, dall’epoca romana (chiamati “sagaces”, cani dall’olfatto sopraffino) ad oggi.

    Discendente dei cani usati nella caccia durante l’Antico Egitto, questi segugi si diffusero lungo le coste del Mediterraneo attraverso i mercanti Fenici giungendo, anche in Italia.

    Raffigurato con le orecchie pendenti, peculiare testimonianza della sua domesticità, il segugio è descritto anche negli scritti di autori latini e rinascimentali a dimostrazione del suo impiego per la caccia al seguito.

    La presenza del Segugio italiano a pelo raso e a pelo forte nella Pianura e Prealpi padane risale a tempi remoti forse difficili da precisare, ma che trovano conferma nei registri di cinofilia che artigiani e grandi proprietari terrieri, tenevano aggiornati.

    Come frutto dell’ambiente che lo ha fatto crescere, il Segugio italiano è una delle prime razze italiane riconosciute dal Kennel Club italiano, nato a Milano nel 1882.

    A differenza dei cani da ferma francesi, prediletti dai nobili, i segugi iniziarono ad essere adottati dai borghesi e dai contadini.

    Le due varianti, a pelo raso e a pelo forte, sono state accorpate in un unico standard fino al 1989, quando l’ENCI acconsentì a riconoscere a ciascuna varietà la classificazione di “razza” a sé stante, a fronte delle differenze non tanto morfologiche nell’altezza al garrese, nella radice della coda e il tipo di mantello, quanto caratteriali tra i due tipi di segugi italiani.

    Caratteristiche fisiche del Segugio italiano

    Si tratta di un cane slanciato, dalla testolina stretta e allungata e il corpo inscrivibile in un quadrato.

    Ha un’ossatura ben sviluppata, con forme asciutte dotate di una buona muscolatura e senza grasso, un torace disceso e l’addome retratto.

    Nella varietà a pelo raso, il mantello è liscio, denso e lucente con tessitura vitrea, mentre nella varietà a pelo forte è duro al tatto, ruvido, non più lungo di 5 cm, e forma una corta barbetta sotto le labbra.

    Il segugio ha le orecchie pendule lunghe e fluenti e occhi grandi dalla forma mandorla e l’espressione dolce.

    È un cane nel complesso proporzionato e scattante.

    Proporzioni importanti

    • La lunghezza del tronco è uguale all’altezza al garrese.
    • L’altezza del torace è uguale alla metà dell’altezza al garrese.
    • La lunghezza della canna nasale è pari alla metà della lunghezza totale della testa.
    • Il collo raggiunge in lunghezza 4/10 dell’altezza al garrese.

    Taglia e peso

    Il Segugio a pelo forte ha nei soggetti maschi un’altezza al garrese di 52-60 cm, mentre nelle femmine di 50-58 cm.

    Il suo peso è di 20-28 kg nei maschi e di 18-26 kg nelle femmine.

    Nel Segugio a pelo raso invece i maschi hanno un’altezza al garrese di 52-58 cm, mentre le femmine di 48-56 cm, e il peso varia tra i 18 e i 28 kg.

    In entrambe le razze, una tolleranza di 2 centimetri in più al garrese, è ammessa in soggetti eccellenti.

    Morfologia del Segugio italiano

    Testa e collo

    Visto dall’alto, il cranio si presenta a forma di ellissi allungata.

    Nella regione sottorbitale è apprezzato il cesello che mette in evidenza le ossa, esaltando l’eleganza del muso, ed è più marcato nella variante a pelo raso che in quella a pelo forte.

    Le arcate sopracciliari sono poco sviluppate; il solco frontale è solo leggermente marcato; la cresta occipitale è corta, netta e appena prominente.

    Lo stop è poco marcato e il tartufo è sempre nero, grande, con narici aperte, poste lateralmente.

    Il muso misura metà della lunghezza della testa, le mascelle sono robuste con chiusura a forbice e le guance sono piatte e asciutte.

    Gli occhi a forma di mandorla sono grandi, luminosi, di colore ocra scuro, in posizione semi laterale, con espressione dolce, e le rime come quelle labiali sono sempre pigmentate di nero.

    caratteristiche segugio italiano

    Le orecchie sono pendenti, di forma triangolare, piatte in quasi tutta la loro lunghezza e con l’apice che termina in una punta stretta.

    L’inserzione cartilaginea è rigida ed è caratterizzata da una torsione che porta in avanti tutto l’orecchio, senza permettergli di rilassarsi, ne di ripiegarsi su se stesso o di accartocciarsi.

    Nel Segugio a pelo forte, l’orecchio è coperto di pelo moderatamente lungo, più corto di quello del tronco e meno ruvido con assenza di frange.

    Il collo ha la forma di un cono tronco e appare asciutto e leggero, dando l’impressione di non essere molto muscoloso.

    Corpo

    Il profilo superiore del dorso è rettilineo, con una buona muscolatura poco appariscente.

    La groppa ha una lunghezza che è circa 1/3 dell’altezza al garrese ed è larga con una potente muscolatura.

    Il torace è ben sviluppato senza essere a forma di botte e con archi costali ben aperti, mentre i fianchi sono snelli e mai pesanti.

    Arti anteriori e posteriori

    Gli arti sono lunghi e adatti alla corsa senza sosta.

    Visto di fronte, l’appiombo dell’arto anteriore deve corrispondere a una linea verticale che scende a terra dalla punta della spalla e divide l’avambraccio, il carpo, il metacarpo e il piede in due parti uguali.

    La lunghezza della spalla raggiunge un terzo dell’altezza al garrese e la sua inclinazione sull’orizzontale va dai 45° ai 55°.

    Il braccio è fornito di muscoli lunghi e asciutti, mentre i gomiti sono equidistanti dal piano mediano del tronco.

    L’avambraccio deve dare l’impressione di un arto secco e molto asciutto e ha una scanalatura carpio-cubitale ben evidente in entrambi i segugi.

    Nell’arto posteriore, l’appiombo visto posteriormente corrisponde a una verticale immaginaria che dalla punta della natica scende a terra, tagliando in due parti uguali la punta del garretto, il metatarso e il piede.

    La coscia ha una lunghezza pari a un terzo dell’altezza al garrese e ha muscoli salienti, ma nettamente distinti.

    La gamba presenta muscoli asciutti, anche nella sua parte superiore, sodi e ben netti gli uni dagli altri; la scanalatura gambale è marcata ed evidente come la vena safena esterna ben visibile; l’ossatura è leggera, ma solidissima.

    Il ginocchio è in appiombo con l’arto con angolo femoro-tibiale fra i 110° e i 120°.

    I piedi anteriori sono di forma più ovale (piede di lepre), con dita ben chiuse e arcuate, e cuscinetti plantari poco carnosi, asciutti, duri e neri.

    La presenza di qualche unghia bianca non è da considerarsi difetto.

    Coda

    La coda è lunga e affusolata e inserita alta, sulla linea della groppa.

    Rispetto a quella del Segugio a pelo raso, in quello a pelo forte si presenta più spessa alla radice, ricoperta di pelo in tutta la sua lunghezza, ma senza frangia.

    A riposo, la coda è portata pendente, mentre quando il cane è in azione si alza fino a superare la linea dorsale.

    Mantello

    La pelle è ben aderente al corpo e spessa nel segugio a pelo forte, più fine e sottile in quello a pelo raso.

    Il pigmento della terza palpebra, le unghie e le suole dei cuscinetti plantari sono neri.

    Nel Segugio a pelo forte la lunghezza del pelo sul tronco non dovrebbe oltrepassare i 5 centimetri.

    Il pelo è ruvido, fatta eccezione sulla testa, sulle orecchie, gli arti, la coda e il muso, dove i peli sono in generale meno ruvidi che sul tronco e sulle labbra.

    I peli di lunghezza moderata sotto le labbra formano la cosiddetta barba.

    I peli sulle arcate sopracciliari hanno una lunghezza limitata, così da non coprire o cadere sugli occhi.

    Segugio italiano pelo forte

    Nel Segugio a pelo raso il mantello ha invece tessitura vitrea, è denso, fitto e uniformemente liscio; possono però riscontrarsi sporadici peli duri sparsi sul tronco, sul muso, anche sugli arti.

    I colori ammessi sono il fulvo unicolore in tutte le sue gradazioni, dal rosso fulvo carico e carbonato al fulvo sbiadito, e il nero focato.

    Il fulvo può avere colore bianco sul muso e sul cranio, una stella bianca al petto, bianco sul collo, sui metacarpi e i metatarsi, sui piedi e sulla punta della coda.

    Il nero focato può avere solo la stella bianca al petto e in tal caso il Segugio viene detto tricolore.

    Le focature come in tutti i cani nero focati devono essere su muso, sopracciglia, petto, perineo, arti dal carpo al piede e dal tarso al piede.

    Andatura

    Nella caccia alla selvaggina l’andatura propria del segugio è il galoppo, ma a seconda delle situazioni si muove con altre andature quali il passo e il trotto.

    Carattere del cane Segugio italiano

    È un cane che si affeziona tantissimo ed è devoto al proprietario che dovrebbe educarlo con fermezza, ma senza punizioni, visto che è molto sensibile.

    Guai poi a separarlo in età adulta dalla famiglia in cui è cresciuto, verso cui prova un amore assoluto: potrebbe non abituarsi a questo distacco e soffrirne molto.

    Ha un temperamento ardito ed è instancabile e adatto a qualsiasi terreno di caccia: quando è in muta dimostra una vera tenacia, con naso a terra cerca le tracce olfattive e insegue la preda in maniera perseverante finché non la stana, abbaiando senza sosta.

    carattere segugio italiano

    Portato a imparare e obbedire al suo proprietario, è molto paziente con i bambini come cane da compagnia.

    Non può fare a meno di abbaiare con voce squillante, di tonalità alta ed espressiva con abbai secchi e staccati.

    Il Segugio italiano a pelo forte è più riservato, meno esuberante più riflessivo, saggio, calmo e ponderato nel lavoro.

    La sua espressione è amichevole, soave e fiera, e velata da un alone di malinconia.

    Il carattere del Segugio italiano a pelo raso è più esuberante, con un temperamento vivace e ardito che lo distingue dai cugini a pelo ruvido.

    Cura e prevenzione delle patologie nel cane di razza Segugio italiano

    Il Segugio italiano è un cane resistente e in genere gode di buona salute.

    Sebbene la corporatura asciutta e nevrile lo faccia apparire più minuto di quanto in realtà non sia, è un cane rustico e molto veloce.

    Ha bisogno di tanto movimento e una particolare attenzione deve essere riservata alla sua gestione del peso con una corretta alimentazione e in caso di voracità per ridurre eventuali rischi per la torsione dello stomaco con attività fisica lontana dai pasti due volte al giorno.

    È consigliabile prestare attenzione alla salute delle orecchie: l’utilizzo di antiparassitari e un intervento tempestivo in caso di infezione e prurito può fare la differenza sulle otiti con complicanze a carico dell’orecchio medio e del timpano.

    Patologie ereditarie

    Il Segugio italiano può essere soggetto ad alcune patologie ereditarie quali la displasia dell’anca e del gomito, che possono però essere prevenute da allevatori responsabili e preparati, custodi di questa razza.

    Può essere affetto da una patologia muscolo-tendinea del primo periodo dell’accrescimento, tra le 6 e le 16 settimane di vita, chiamata deformità flessoria o più nota come sindrome ipoestensoria del carpo (SIC), in cui il soggetto presenta una zoppia di grado variabile che peggiora con l’aumento dell’attività del cucciolo.

    L’approccio terapeutico a seconda della gravità è conservativo o chirurgico e nei casi meno gravi, dopo un periodo prolungato di riposo vi è una temporanea remissione dei sintomi.

    Ha una vita media tra i 12 e i 14 anni.

    Curiosità

    Il Segugio è tra le razze più antiche ed è possibile ammirarlo anche in numerose opere d’arte dedicate alla dea della caccia: nelle sculture “Diana cacciatrice” (Museo di Napoli) e “Diana scoccante l’arco” (Musei Vaticani).

    Inoltre, in una necropoli longobarda di Povegliano, in provincia di Verona, sono stati scoperti due scheletri in perfetto stato di conservazione attribuibili a segugi italiani.

    Segugio italiano a pelo raso
    Codice FCI 337
    Gruppo 6 – Segugi e cani per pista di sangue
    Sezione 1 – Cani da seguita – Tipo segugi di taglia media

     

    Segugio italiano a pelo forte
    Codice FCI 198
    Gruppo 6 – Segugi e cani per pista di sangue
    Sezione 1 – Cani da seguita – Tipo segugi di taglia media

     

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