Rapporto Zoomafia 2022: il reato di uccisione di animali il più contestato  


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    rapporto zoomafia 2022
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    Una fotografia unica della criminalità a danno di animali italiana, il Rapporto Zoomafia 2022 di LAV è alla sua ventitreesima edizione.

    Il documento è stato redatto con il patrocinio della Fondazione Antonino Caponnetto.

    Da anni sono raccolti i dati relativi ai crimini contro gli animali dalle Procure italiane al fine di avere una visione affidabile dei vari reati consumati nel nostro Paese.

    Il quadro del Rapporto Zoomafia 2022 si basa sui dati ottenuti da un campione pari al 70% di tutte le Procure della Repubblica d’Italia.

    Ogni 55 minuti una denuncia per reati contro gli animali secondo il Rapporto Zoomafia 2022

    Esaminando i dati si registra un aumento dei procedimenti nel 2021, rispetto al 2020, pari al +3%.

    Il numero degli indagati è invece diminuito del -4,10% circa.

    Proiettando, quindi, su scala nazionale i dati delle Procure si può stabilire che, nel 2021, sono stati aperti circa 26 fascicoli al giorno, uno ogni 55 minuti.

    Mentre sono invece circa 14 gli indagati al giorno, uno ogni 103 minuti, per reati a danno di animali.

    Ricordiamo che i nostri dati si riferiscono ai reati registrati e non includono altri illeciti puniti con sanzioni amministrative” precisa Ciro Troiano, autore del Rapporto e responsabile dell’Osservatorio Zoomafia della LAV.

    Il reato di uccisione di animali il più contestato

    Dall’analisi si evince che il reato più contestato è quello di uccisione di animali.

    Sono infatti 2.624 i procedimenti (pari al 34,90% del totale dei procedimenti per crimini contro gli animali registrati), con 428 indagati.

    Per il secondo anno consecutivo, nel Rapporto Zoomafia il reato di uccisione di animali si posiziona al primo posto superando quello di maltrattamento di animali.

    Come sempre, però, la stragrande maggioranza delle denunce per uccisione di animali è a carico di ignoti, che nel 2021 hanno rappresentato ben l’86,24%.

    Anche per il 2021 nel Rapporto la Procura di Brescia si conferma quella con più procedimenti iscritti per reati contro gli animali.

    Come sempre la maggioranza dei procedimenti riguarda i reati venatori o contro la fauna selvatica.

    È noto che la provincia di Brescia rappresenta l’hotspot del bracconaggio più importante d’Italia.

    Il numero dei procedimenti per tali reati influisce quindi notevolmente sulla media totale dei reati contro gli animali registrati.

    La Procura con meno procedimenti per reati contro gli animali si conferma ancora una volta Savona.

    Corse clandestine di cavalli

    Le corse clandestine di cavalli rappresentano il fenomeno più preoccupante tra i crimini zoomafiosi e confermano la loro pericolosità.

    Occorrono provvedimenti efficaci e incisivi, e i numeri relativi alle corse clandestine e alle illegalità nell’ippica sono chiari.

    In 24 anni del Rapporto Zoomafia (dal 1998 al 2021) sono state denunciate 4.169 persone, sequestrati 1.384 cavalli e bloccate o denunciate 149 corse e gare clandestine“, afferma Troiano.

    Non solo l’ippica clandestina, ma anche quella ufficiale è minacciata dalle infiltrazioni criminali.

    Queste avvengono attraverso il controllo delle scommesse clandestine, delle gare truccate, del doping, dei furti di cavalli e delle intimidazioni.

    Secondo i dati ufficiali relativi all’elenco dei cavalli risultati positivi al controllo antidoping nel 2021, 60 cavalli che hanno partecipato a gare ufficiali sono risultati positivi a qualche sostanza vietata.

    Si tratta di gare svolte negli ippodromi di tutta Italia.

    Cani e canili

    Altro grande affare criminale quello relativo a cani e canili. Secondo i dati nel 2021 c’è stato il sequestro di 11 tra canili e rifugi che in totale contenevano oltre 1.200 cani; 8 le persone invece denunciate a vario titolo.

    La moda del cucciolo di razza inoltre alimenta un traffico milionario.

    In questo quadro, la tratta dei cuccioli dai Paesi dell’Est si conferma uno dei business più redditizi che coinvolge migliaia di animali ogni anno e che vede attive vere e proprie organizzazioni transazionali.

    Solo nel 2021 sono stati sequestrati almeno 450 cani; 17, invece, le persone denunciate.

    Dal 2010, anno in cui è entrata in vigore la legge contro la tratta dei cuccioli, fino al 2021 compreso, sono stati sequestrati 7.015 cani e 92 gatti (dal valore complessivo di circa 5.612.000 euro).

    Il Rapporto Zoomafia 2022 completo lo trovi su www.lav.it

     

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