Associazioni pronte ad accogliere in Italia i cavalli colpiti dal conflitto in Ucraina

    0
    cavalli neve ucraina
    Annuncio

    ENPA, IHP (Italian Horse Protection Onlus), Il rifugio degli asinelli, LAV, Progetto Islander e La rete dei santuari di animali liberi chiedono al governo italiano di consentire l’ingresso temporaneo di cavalli ed equini provenienti dalle zone di guerra dell’Ucraina.

    Una sistemazione per avalli, asini, muli e zebre provenienti dall’Ucraina

    Disponibilità ad accogliere o a trovare sistemazioni agli equidi – dunque cavalli, asini, muli, zebre – provenienti dall’Ucraina, dove è in corso il conflitto con la Russia.

    E cercare così di aprire “corridoi” anche per questa tipologia di animali.

    È la richiesta delle associazioni animaliste ENPA, IHP, Il rifugio degli asinelli, LAV, Progetto Islander e La rete dei santuari di animali liberi in Italia, al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e al Ministero della Salute.

    Vi chiediamo – si legge nella lettera inviati ai due Ministeri – di avanzare questa possibilità ai vostri interlocutori istituzionali in Ucraina.

    Il direttore della Dg Santé della Commissione europea Bernard Van Goethem ha già consentito l’ingresso agevolato degli animali da compagnia al seguito dei profughi ucraini per ragioni umanitarie straordinarie.

    “Abbiamo formulato la richiesta perché venga consentito l’ingresso temporaneo agli equidi.”

    Le associazione provvederanno a fornire l’indicazione del soggetto ospitante e daranno garanzia dello svolgimento dei necessari accertamenti sanitari all’arrivo degli animali presso la stalla ospitante.

    La lettera è firmata da Carla Rocchi (presidente ENPA), Sonny Richichi (presidente IHP), Daniela Marzari (direttrice Il rifugio degli asinelli), Nadia Zurlo (responsabile area equidi LAV), Nicole Berlusconi (presidente progetto Islander) e Dunia Azzabi (coordinamento La rete dei santuari di animali liberi in Italia).

     

    Annuncio