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Oltre alla cura dell’alimentazione è necessario valutare anche l’habitat del gatto domestico e gli arricchimenti ambientali presenti che possono stimolarne il gioco e quindi l’attività fisica.
HABITAT DEL GATTO: 4 PUNTI DI RIFLESSIONE
- Il soggetto che vive all’interno di abitazioni, senza avere la possibilità di accesso all’esterno presuppone la soppressione di alcuni istinti naturali del gatto, che però non sempre si adatta e che quindi in determinate situazioni manifesta alcuni disturbi comportamentali.
- Molto spesso, inoltre, la quotidianità del gatto è legata a quella del suo proprietario ed eventuali stress di quest’ultimo finiscono per avere ripercussioni anche sul comportamento dell’animale.
- Alcuni soggetti si mostrano intolleranti alla vita di appartamento anche se il livello di stimolazione ambientale e di interazione sociale sembrano adeguati.
È necessario quindi intervenire nella modifica dell’ambiente, delle risorse ambientali a disposizione del gatto e dell’interazione con i proprietari. - Qualora si riscontrino manifestazioni organiche e segni comportamentali riferibili a uno stato ansioso già conclamato si può ricorrere anche al supporto farmacologico.
In altri casi solo l’accesso all’esterno o addirittura l’adozione da parte di una nuova famiglia risultano essere l’unica terapia efficace.
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