IMIDACLOPRID

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    Definizione

    L’imidacloprid è un insetticida di nuova generazione, appartenente ai clornicotinici, usato in agricoltura (ma molto tossico per le api, motivo per cui è stato sospeso dall’uso per la concia delle sementi di alcune colture, principalmente il mais), ma soprattutto come antiparassitario (come spot-on) negli animali domestici (cane e gatto) per il trattamento e la prevenzione delle infestazioni da pulci e pidocchi.

    È disponibile anche come formulazioni in associazione ad altre molecole (come la permetrina o la flumetrina, da utilizzare solo nel cane anche nei confronti delle zecche e come repellente per zanzare e flebotomi, oppure la moxidectina, da utilizzare nel cane e nel gatto anche nei confronti degli acari).

    Eziopatogenesi

    Il tossico agisce sui recettori nicotinici post sinaptici, determinando una risposta bifasica: iniziale aumento della frequenza di scarica spontanea, seguito da blocco della propagazione dell’impulso nervoso.

    L’elevata affinità per i recettori nicotinici degli insetti, diversi da quelli dei mammiferi, ne caratterizza l’alta selettività, rendendo nullo l’effetto sul sistema nervoso dei mammiferi.

    Malgrado si tratti di un prodotto ben tollerato, a fronte di ingestione accidentale, di sovradosaggio o di soggetti molto giovani (il prodotto non deve essere utilizzato in cuccioli e gattini di età inferiore alle 8 settimane) o defedati, si possono avere sintomi di intossicazione.

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