Italia al voto: quali leggi servirebbero per il benessere degli animali?

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    Benessere del gatto
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    l prossimo 4 marzo gli elettori italiani saranno chiamati alle urne per il voto delle elezioni politiche.

    Le tematiche relative al benessere e ai diritti degli animali cominciano ad affacciarsi in alcuni punti dei programmi delle forze in campo. Ma quali leggi dovrebbe varare il nostro Paese per tutelare davvero i diritti fondamenti degli animali? La Lega Anti Vivisezione ha stilato un programma in cinque punti, per chiedere ai partiti e ai candidati premier un maggiore impegno a favore degli animali per i prossimi cinque anni.

    Animali esseri senzienti e non cose

    «​Il nostro è un appello che avanziamo con forza, anche alla luce delle debolezze dell’ultima Legislatura – ha dichiarato la LAV –. Si tratta di temi che investono la nostra società in modo ampio e trasversale, come dimostrano anche le tendenze dell’opinione pubblica».

    Per l’associazione animalista la priorità, però, è essenzialmente una: ​il riconoscimento costituzionale dei diritti degli ​animali – non solo domestici e d’affezione – come esseri senzienti e non cose, in attuazione dell’articolo 13 del Trattato Europeo​ e ​con il conseguente rafforzamento della loro tutela, in sede civile e penale.

    I cinque punti del programma della LAV

    ANIMALI E NON COSE

    La Lega Anti Vivisezione chiede l’inserimento del rispetto per gli animali tra i principi della Costituzione; la modifica del Codice civile per riconoscere che gli animali non sono cose e, di conseguenza, il rafforzamento nel Codice penale per i reati a danno degli animali e miglioramento delle previsioni del Codice di procedura penale.
    Contemporaneamente viene richiesto il potenziamento dei nuclei di polizia specializzati sugli animali e l’istituzione di una nuova figura: quella del Garante per la tutela degli animali presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

    RANDAGISMO E ANIMALI FAMILIARI

    Per contrastare il fenomeno del randagismo la LAV chiede di introdurre il divieto di allevamento e vendita di cani e gatti; a favore dei proprietari, invece, è la proposta di una maggiore detraibilità delle spese veterinarie (e Iva non più al 22%) e del cibo. Inoltre, devono essere erogati incentivi per le sterilizzazioni di cani e gatti, finalizzati al contrasto e alla prevenzione del fenomeno del randagismo. Infine, si chiede l’istituzione dell’anagrafe nazionale obbligatoria per gli animali familiari.

    TUTELA DEGLI ANIMALI SELVATICI

    La LAV invoca lo stop definitivo alla caccia e una maggiore protezione degli animali selvatici; chiede anche la riacquisizione da parte dello Stato delle competenze sulla cura e la salvaguardia degli orsi in natura e l’attuazione di interventi unicamente incruenti sulle cosiddette specie invasive. Si propone anche l’abolizione dell’articolo 842 del Codice civile che permette l’accesso ai cacciatori nei terreni altrui senza che il proprietario possa opporsi e il rafforzamento ed l’estensione delle aree protette.

    Infine, il programma prevede il divieto d’importazione, detenzione e commercializzazione di animali esotici.

    LIBERAZIONE DALLA CATTIVITÀ

    Ai partiti la LAV chiede la rapida attuazione della Legge delega sul “graduale superamento” dell’uso degli animali in circhi e spettacoli viaggianti e maggiori forme di sostegno al “circo umano”. Per quanto riguarda gli zoo, questi come acquari e delfinari potrebbero essere trasformati in centri per animali sequestrati.
    Inoltre, la LAV avanza la proposta del divieto di utilizzo di animali per eventi, sagre e lotterie, oltre che il divieto all’impiego di animali in feste e palii e l’abolizione delle botticelle e degli altri veicoli a trazione animale.

    UN’ITALIA SENZA CRUDELTÀ

    Tra le proposte c’è quella di disincentivare gli allevamenti e il trasporto di animali per la macellazione. Per questo, per la LAV è importante la promozione di scelte alimentari senza prodotti di origine animale e l’equiparazione dell’IVA su latte vegetale e altri alimenti. Inoltre, stop alla vivisezione anche partendo dal sostegno ai metodi sostitutivi.

    Sempre a tutela degli animali si chiede il divieto di allevamento di animali da pelliccia e il bando all’utilizzo di fuochi artificiali su tutto il territorio nazionale.

    Infine, la LAV chiede l’attivazione di programmi scolastici mirati alla conoscenza e alla tutela degli animali, come previsto dalla Legge 189 del 2004.

    ​La tutela degli animali nell’ultima Legislatura

    Secondo la LAV, in temi di diritti e tutela degli animali nel corso della passata Legislatura sono stati fatti passi indietro.

    «Basti pensare alla proroga dei test su animali di alcool, droghe e tabacco – ha spiegato l’associazione animalista –. Ma non solo: nel corso del Governo Gentiloni abbiamo assistito anche all’abolizione delle Polizie Provinciali impegnate nell’antibracconaggio e la scomparsa del Corpo Forestale dello Stato in quanto tale; inoltre, è in atto un tentativo di riforma della Legge sui Parchi per favorire l’esercizio dell’attività venatoria e una modifica del Codice penale che, se approvata, renderebbe più difficile il contrasto al delitto di uccisione in ambito zootecnico».

    Tuttavia qualche segnale di miglioramento c’è stato. Come nel caso della legge delega sul superamento dell’uso degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti e l’importante legge di riforma della Protezione Civile recentemente approvata, che prevede interventi a tutela degli animali nelle zone colpite da calamità.

    FONTE: RIVISTANATURA.COM

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