Definizione
È un disordine emostatico sistemico, che può interessare sia il cane sia il gatto. La coagulazione intravasale disseminata (CID) è caratterizzata dall’attivazione dei meccanismi della coagulazione in vivo, cui consegue da una parte la formazione di microtrombi disseminati e dall’altra il consumo delle piastrine e dei fattori della coagulazione con conseguenti emorragie.
Eziopatogenesi
Si verifica secondariamente a numerose situazioni cliniche:
• infiammazioni (pancreatiti, epatiti, gastroenteriti emorragiche, ustioni estese ecc.)
• disordini immunomediati (anemia emolitica immunomediata, glomerulonefriti, lupus eritematoso sistemico ecc.);
• infezioni (sepsi, epatite infettiva del cane, leptospirosi, parvovirosi, babesiosi, ehrlichiosi, rickettiosi, angiostrongilosi, peritonite infettiva nel gatto ecc.);
• neoplasie (carcinoma tiroideo, carcinoma mammario, emangiosarcoma, linfoma, disordini mieloproliferativi ecc.);
• altre cause (colpo di calore, shock, insufficienza cardiaca, sindrome da lisi tumorale, veleno di vipera ecc.).
La CID si verifica quando i meccanismi della coagulazione si attivano in vivo a causa di patologie che danneggiano i vasi e determinano l’eccessiva esposizione dei fattori tessutali. Questo determina il consumo delle piastrine, dei fattori della coagulazione e degli inibitori (in particolare dell’antitrombina III), condizione quest’ultima che permette alla trombina e alla plasmina di circolare liberamente.
La trombina genera, a partire dal fibrinogeno, monomeri di fibrina, che vanno a depositarsi in circolo, intrappolando le piastrine e causando trombosi generalizzata, ischemia e insufficienza di organo; i prodotti di degradazione del fibrinogeno (FDP) hanno, inoltre, proprietà anticoagulanti e contribuiscono all’emorragia insieme al consumo delle piastrine e dei fattori della coagulazione.
La plasmina circolante attiva la cascata del complemento, determinando lisi eritrocitaria e piastrinica e il successivo rilascio di sostanze procoagulanti.