Cani tenuti alla catena, in molte regioni è legale farlo

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    dogo nero
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    In molte regioni italiane è consentito tenere i cani legati alla catena. E’ quanto emerge dal primo Rapporto sui cani a catena in Italia e nel mondo, nato dal lavoro di ricerca della start up Green Impact in collaborazione con Save the Dogs.

    Il rapporto ha analizzato per la prima volta questa pratica dal punto di vista legale e scientifico. Se infatti la maggior parte di noi pensa che tenere un cane a catena sia vietato, sfogliando il Rapporto ci si rende conto che purtroppo la realtà è assai diversa.

    Dal rapporto emerge come alcune abbiano approvato il divieto assoluto di tenere un cane a catena, (Umbria e Campania), mentre altre siano totalmente prive di una regolamentazione (Liguria, Sicilia e Basilicata), mentre altre ancora  – Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Abruzzo e Puglia – vietino la catena ma con alcune deroghe, non sempre chiare e ben circostanziate.

    Lo sguardo del Rapporto si allarga poi all’Europa, dove spiccano gli esempio positivi di Austria e Svezia, guarda caso proprio due paesi dove Save the Dogs ha attivato partnership per i propri programmi di adozione internazionale.

    Come viene specificato sulla pagina di Save the Dogs, “Il Rapporto rappresenta uno strumento prezioso per le autorità, le forze di polizia e le organizzazioni no profit che vogliano approfondire il tema e, si spera, il primo passo verso la messa al bando – in Italia e in Europa – della catena“.

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