Il marchio italiano Moncler si impegna a rimuovere le pellicce animali, ricavate da animali allevati o catturati in natura, da tutte le sue collezioni dopo l’autunno/inverno 2023.
Un risultato raggiunto a seguito di un confronto con LAV avviato dal 2019 quando Moncler, insieme ad altre aziende, era stata oggetto dell’inchiesta “L’etichetta” di Report.
Durante la trasmissione il giornalista Emanuele Bellano aveva documentato l’inconsistenza delle certificazioni “responsabili” della filiera della pelliccia.
Moncler ha annunciato oggi l’adesione allo standard internazionale Fur Free Retailer.
“Siamo molto soddisfatti per la decisione responsabile assunta da Moncler che, da oggi, avvia la dismissione delle produzioni in pelliccia diventando fur-free dal gennaio 2024.
Da sempre ci battiamo contro lo sfruttamento degli animali in tutte le produzioni moda.
Per questo il nostro impegno con Moncler e tutte le altre aziende prosegue verso nuovi traguardi per una moda sostenibile, etica e pertanto sempre più Animal Free”.
Questa la dichiarazione di Simone Pavesi, responsabile LAV per l’Area Moda Animal Free.
A oggi più di 1.500 i marchi in tutto il mondo hanno rinunciato alle pellicce animali aderendo al programma internazionale Fur Free Retailer.
Un messaggio potente e un segnale che la pelliccia appartiene inevitabilmente al passato.
Moncler si unisce così a un crescente elenco di marchi che si sono impegnati a escludere le pellicce dalle loro collezioni.
Tra questi: Armani, Gucci, Gruppo Prada e Yoox Net-a-Porter Group, leader mondiale nella moda di lusso online.
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