LEPTOSPIROSI

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    Definizione

    Malattia batterica contagiosa, a carattere zoonotico, ad andamento generalmente acuto, che colpisce frequentemente il cane e raramente il gatto.

    Eziopatogenesi

    Antropozoonosi sostenuta da spirochete del genere Leptospira, famiglia Leptospiraceae, ordine Spirochaetales. Principalmente coinvolta è Leptospira interrogans sierotipo canicola (L. canicola) e meno frequentemente il sierotipo icterohaemorrhagiae (L. icterohaemorrhagiae).

    Negli ultimi anni sono aumentate le infezioni sostenute dai sierotipi L. pomona, L. bratislava e L. grippotyphosa probabilmente a causa della protezione offerta dalla vaccinazione con i principali sierotipi. La malattia ha una distribuzione cosmopolita. Il serbatoio è soprattutto il cane (L. canicola), il ratto e il topo (L. icterohaemorrhagiae).

    Il gatto si infetta raramente. Il microrganismo può essere eliminato con le urine per mesi da cani con infezioni renali asintomatiche.

    La trasmissione avviene di solito con le urine di animali infetti o portatori (murini), attraverso cute e congiuntiva (soggetti che si bagnano in acque contaminate) o mucosa orale (soggetti che bevono acqua contaminata). Seppur raramente, il contagio può anche avvenire per via venerea o placentare o attraverso l’assunzione di carne infetta. I soggetti più colpiti sono gli animali giovani. Il periodo in cui si registra una maggiore incidenza è quello che com- prende la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno.

    La malattia è caratterizzata da un’evoluzione bifasica: iniziale batteriemia con successiva setticemia, alla quale segue la scomparsa delle leptospire dal circolo ematico e la loro localizzazione in vari tessuti e organi (fegato e rene in particolare, ma anche milza, linfonodi, meningi ecc.).

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