Definizione
Il ferro è un metallo che può provocare intossicazione per eccessivo consumo accidentale di supplementi orali di sali ferrosi o ferrici o per iperdosaggio di soluzioni di ferro parenterali usate come ematinici.
Eziopatogenesi
Un’eccessiva quantità di ferro, assunta per via orale o parenterale, può superare la capacità di legame con la transferrina, facendo in modo che la quota parte del microelemento libero a livello plasmatico vada a determinare un danno diretto, in qualità di radicale libero, a carico delle membrane cellulari di vari parenchimi, soprattutto fegato, cuore e cervello.
Il ferro plasmatico in forma libera è, inoltre, capace di determinare un incremento della permeabilità capillare e una vasodilatazione tale da indurre shock ipovolemico e acidosi metabolica.
Assunzioni di ferro superiori a 20 mg/kg possono risultare tossiche, ma dosi superiori a 200 mg/kg possono risultare addirittura mortali.